FCA raggiunge un accordo con i sindacati. Le retribuzioni funzioneranno in base a un sistema di premi che, secondo l’azienda comporterà un aumento in busta paga dell’8% nei prossimi quattro anni
Il Gruppo fiat Chrysler Automobiles ha siglato oggi un verbale d’intesa con i sindacati
metalmeccanici firmatari del contratto (Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri) sul nuovo sistema di bonus che andrà a regolare le retribuzioni dei dipendenti.
Attraverso una nota, FCA sostiene "la bontà di quanto proposto", nonché
«la qualità dei rapporti con i sindacati firmatari che hanno seguito questo percorso».
Retribuzioni FCA: ecco il nuovo sistema di premi
Il sistema di premi entrerà in vigore nell’immediato. I premi saranno suddivsi in due ambiti: premi di efficienza e premi di risultato. A partire dal prossimo mese di maggio, i dipendenti dell’azienda si troveranno in busta paga la prima tranche da 300 euro, corrispondente al premio di risultato riconosciuto ogni tre mesi ai lavoratori a partire dal 2015. Il saldo avverrà nel 2019. Complessivamente l’insieme dei bonus nel periodo di riferimento arriverà a quota 7mila euro, che diventeranno 10mila in caso di prestazioni superiori alle attese.
Secondo FCA, l’impegno finanziario del Gruppo sarà in totale di 600 milioni di euro.
Gianluca Ficco, coordinatore Auto per la Uilm spiega che:
«Abbiamo condiviso un nuovo sistema premiale per i circa 50mila lavoratori di FCA Auto che dovrà essere messo a punto nelle prossime settimane e che permetterà di riconoscere, probabilmente già a partire dal mese di maggio, aumenti medi pari all’8% del salario annuo, per quattro anni dal 2015 al 2018. Per le fabbriche della componentistica e per CNH Industrial dovremo, invece, immaginare sistemi simili, ma calibrati sulle peculiarità di quelle realtà per molti versi diverse dal settore dell’auto».
Ma il patto non ha accontentato tutti. Una forte critica è infatti stata espressa dalla Fiom. Maurizio Landini parla infatti di proposta unilaterale:
«che cancella il ruolo del sindacato riducendolo a spettatore notarile».
Secondo il sindacato la natura variabile dei bonus non si traduce in aumenti in "paga base" e non avrà alcun effetto sulle voci calcolate sulla paga base come ferie, permessi, tredicesima, indennità di turno, straordinario e tfr.
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