Farmaco Pfizer provoca ludopatia: azienda dovrà pagare 500mila euro di risarcimenti

Fiammetta Rubini

4 Maggio 2021 - 16:06

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Il paziente affetto da Parkinson ha iniziato a soffrire di ludopatia e ipersessualità dopo aver assunto il Cobaser della Pfizer. Effetti indesiderati non presenti all’epoca sul bugiardino. L’azienda costretta a pagare un risarcimento da oltre mezzo milione di euro.

Farmaco Pfizer provoca ludopatia: azienda dovrà pagare 500mila euro di risarcimenti

Il Cobaser, farmaco contro il Parkinson prodotto da Pfizer, gli ha provocato ludopatia e ipersessualità, effetti collaterali che non comparivano sul bugiardino all’epoca dei fatti. La casa farmaceutica è stata condannata per questo a risarcire un paziente di 60 anni residente nel centro Italia per 500mila euro tra danni morali ed economici.

È quanto ha deciso la Corte d’Appello di Milano che ha confermato la sentenza di primo grado. La causa è iniziata nel 2015.

Farmaco contro il Parkinson provoca ludopatia: Pfizer pagherà 500mila euro di danni

A rendere nota la vicenda lo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino che ha seguito il caso. Il paziente ha assunto il Cobaser per 5 anni, dal 2001 al 2006, con i primi effetti indesiderati che sono apparsi già pochi mesi dopo l’assunzione del farmaco.

L’allora 40enne si è trasformato in poco tempo in un giocatore incallito: ha usato più di 1.800 carte di credito usa e getta per giocare d’azzardo, 280 mila euro i soldi spesi in scommesse, casinò online ecc… e 100 mila euro sottratti all’azienda per cui lavorava, da cui è stato costretto a licenziarsi. Ma non solo ludopatia: l’uomo ha sofferto di forme di dipendenza da cibo e da ipersessualità: effetti indesiderati oggi noti, ma che sono stati inseriti nel foglietto illustrativo del farmaco solo nel 2007.

Già nel 2015 in Australia è stata lanciata una class action contro la casa farmaceutica per conto di 172 utilizzatori del farmaco contro il Parkinson, con condanna al risarcimento anche in quel caso.

Il Cobaser viene utilizzato per il trattamento dei tremori associati al morbo di Parkinson. Le reazioni avverse come ludopatia e ipersessualità sono dovuti all’aumento dei livelli di prolattina. “Non abbiamo mai messo in dubbio l’ottima azione del medicinale sotto il profilo medico”, ha detto all’Ansa l’avvocato Stefano Bertone, “ma semplicemente il difetto per mancanza di una qualità fondamentale, ovvero l’indicazione in foglietto illustrativo delle reazioni avverse: gli utilizzatori devono sempre conoscerle in anticipo”.

Aggiunge l’avvocato Renato Ambrosio: “Quei bugiardini, che avvisano i consumatori di non farsi sorprendere dagli effetti sul loro comportamento, sono stati aggiornati tardi. Si sarebbe potuto e dovuto fornire queste informazioni molto prima e le sentenze lo confermano”.

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