Facebook come Twitter: arrivano gli hashtag

Daniele Sforza

13 Giugno 2013 - 16:26

Facebook come Twitter: arrivano gli hashtag

Una volta c’erano le virgole, i due punti e il punto e virgola, oggi ci sono i Like, i +1 e gli hashtag. E’ la nuova grammatica di internet, sempre più complessa e interattiva. Perché se la punteggiatura classica ha lo scopo di mettere ordine in una fase scritta, i codici sopraccitati rappresentano una grammatica finalizzata al social, alla connessione e all’interattività. Come nell’Agorà, la piazza dell’antica Grecia, anche su Facebook si potrà discutere degli eventi più importanti, come la finale NBA o l’elezione del nuovo presidente USA, tramite gli hashtag. Vi ricorda qualcosa? Twitter, naturalmente. Eppure, con il social network di Zuckerberg, quel brusio da 140 caratteri diventerà qualcosa di molto più espansivo.

Hashtag o Like? E perché non hashtag E Like?

Basta digitare il cancelletto (#) prima della parola chiave e del tema di discussione, per partecipare direttamente a quello specifico dibattito condiviso da decine, centinaia o migliaia di utenti. Gli hashtag consentiranno di ampliare la dinamica social e partecipativa degli utenti iscritti a Facebook, spostando letteralmente dai "bar" alla rete le discussioni più attuali di carattere pubblico. Dal singolo utente che pubblica la foto della sua festa di compleanno alla discussione libera e pubblica sui temi del momento il passo è grande, così come grande e complesso è lo scopo di Facebook: l’evoluzione passa per gli altri social network e Twitter, che da qualche tempo sta acquistando sempre più utenti proprio ai danni di Facebook, rappresenta il modello ideale per integrare nel social network più popolare del mondo un altro modo di comunicare, che di certo non può definirsi "novità", ma che potrà avere un notevole successo anche grazie a Instagram, uno tra i più recenti e produttivi acquisti di Facebook.

L’Agorà di Facebook

E così basterà digitare #NBALive o #disoccupazione o #socialnetwork per partecipare alla discussione ed esprimere il proprio pensiero, argomentandolo peraltro con più di 140 caratteri. Dallo sport alla cronaca, dalla politica ai concerti live, dagli show televisivi alle news: gli utenti potranno discorrere di tutto, come se partecipassero a una vera e propria piazza virtuale, l’Agorà moderna per l’appunto. Niente di nuovo, come potrete constatare, ma di certo fa riflettere la nuova mossa di Facebook, che vuole così ampliare la propria rete di iscritti e renderla più attiva e partecipe in tempo reale, generando un flusso comunicativo in cui probabilmente sarà difficile, almeno all’inizio, orientarsi.
E intanto c’è già chi afferma che se Facebook prende spunto da Twitter, allora significa che il social network di Zuckerberg è in forte difficoltà. Vero o no? Vedremo...

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