Questa sarà una settimana calda per il presidente della Grecia ed il futuro della nazione: dentro o fuori dall’Euro?
Per Antonis Samaras, Presidente della Grecia, questa settimana sarà segnata da incontri decisivi, non soltanto per la sua Nazione, ma per l’intero sistema dell’Eurozona.
L’agenda greca
Il primo incontro di Samaras è fissato per mercoledì, con il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker in visita ad Atene.
Venerdì, Samaras incontrerà Angela Merkel e, nonostante l’accoglienza ufficiale che riceverà, troverà difficile appoggio alla sua richiesta di alleggerire i termini del salvataggio. Fattore, questo, che potrebbe destabilizzare i mercati nel corso della settimana.
Sabato, Samaras incontrerà Hollande a Parigi in un appuntamento sicuramente meno difficile, visto che il NY Times prevede che Hollande visiterà la Merkel questo giovedì, possibilmente per convincerla ad approvare le concessioni alla Grecia.
Cosa chiede Samaras?
Ciò che Samaras chiede è una proroga di due anni, per raggiungere i target imposti dal Memorandum per il salvataggio, ma le posizioni della Germania sembrano essere nette e inamovibili, soprattutto nelle parole di Schäuble: "Non è responsabile gettare denaro in un pozzo senza fondo", riferendosi ad Atene.
Grecia: dentro o fuori?
Intanto, la BCE propone il meccanismo anti-spread e la Merkel sembra essere d’accordo con l’intervento aggressivo sul sistema delle obbligazioni, ma in nessun modo la Germania si dice disposta a "chiudere un occhio" per la Grecia e, a quanto alcuni sostengono, comincia ad abbracciare la possibilità di default del paese, qualsiasi cosa questo significhi.
Dalla Grecia, messaggi rassicuranti alla Germania: "Dobbiamo rimanere sotto l’ombrello dell’Euro perché è l’unico modo per proteggerci da una povertà mai sperimentata prima" ha detto Yannis Stournaras, Ministro delle Finanza greco.
Ma le promesse di rivedere uno dei sistemi di welfare più costosi dell’Eurozona, a questo punto, potrebbe non bastare e così i mercati rimangono col fiato sospeso per questa settimana che, a quanto sembra, potrebbe essere cruciale nella storia della moneta unica.
Fonte: New York Times
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