Euro-Dollaro in leggero rialzo. Focus su PMI manifatturiero di Eurozona e Stati Uniti

Livio Spadaro

1 Febbraio 2016 - 08:49

L’Euro-Dollaro si muove cautamente in rialzo in attesa del PMI manifatturiero dell’Eurozona e dell’ISM manifatturiero degli Stati Uniti.

Euro-Dollaro in leggero rialzo. Focus su PMI manifatturiero di Eurozona e Stati Uniti

Il cambio Euro-Dollaro al momento è in rialzo del +0,18% a quota 1,0854 in attesa della pubblicazione dei dati sul PMI manifatturiero sia dell’Eurozona che degli Stati Uniti. Questa notte sono stati resi noti i dati relativi all’attività manifatturiera cinese che hanno nuovamente deluso le attese, anche se di poco, che hanno spinto a ribasso le quotazioni del petrolio. Questa sarà una settimana ricca di market mover che vedrà arrivare importanti informazioni soprattutto per quel che riguarda gli Stati Uniti visto che, Venerdì, saranno resi noti i dati sul tasso di disoccupazione e sui non-farm payrolls.

Euro-Dollaro: oggi focus su PMI manifatturiero di Eurozona e USA

Inizia una settimana ricca di market mover. La Cina questa notte ha resi noti i dati relativi all’attività manifatturiera che si è rivelata nuovamente in calo e più velocemente negli ultimi 3 anni e mezzo. Questo dato ha spinto a ribasso le quotazioni del petrolio che così interrompono il rally iniziato la settimana scorsa e che potrebbe dare spazio ad un rafforzamento del Dollaro americano.

Tuttavia, al momento il cambio Euro-Dollaro guadagna lo 0,18% in attesa dei dati sull’attività manifatturiera di Stati Uniti ed Eurozona in uscita quest’oggi. Alle ore 10:00 italiane verrà pubblicato il dato sul PMI manifatturiero dell’Eurozona mentre alle ore 16:00 uscirà il dato sull’indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti.

Per quel che riguarda il PMI dell’Eurozona, il consenso è fissato a 52,3 in linea con il dato precedente. Per gli Stati Uniti invece, le previsioni vedono un ISM a quota 48 anch’esso in linea con la proiezione precedente.

Inoltre, oggi inizieranno le primarie per la corsa alla Casa Bianca con Trump visto in vantaggio tra i repubblicani e la Clinton per i democratici. Aprirà la stagione delle primarie l’Iowa, nel quale oggi si apriranno le urne per scegliere la guida dei due partiti.

Come detto in precedenza, questa settimana sarà ricca di market mover che potrebbero rendere il cambio EurUsd abbastanza volatile. Nei prossimi giorni infatti usciranno dati relativi alla disoccupazione, all’attività non manifatturiera e vendite al dettaglio per Eurozona e Stati Uniti mentre Venerdì verrà pubblicato il dato sui non-farm payroll americani che è tenuto molto in considerazione dalla Federal Reserve.

Questi giorni quindi potrebbero essere importanti per capire le mosse future delle Banche centrali dell’Eurozona e degli USA che tra un mese saranno chiamate nuovamente a dare spiegazioni sulla politica monetaria vigente. Sarà importante tenere d’occhio anche i dati sulla Cina poiché, come affermato dalla stessa Fed nell’ultimo comunicato, verranno monitorati con attenzione anche dal board dell’istituto centrale USA.

Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo

A livello grafico, le medie mobili continuano a segnalare un trend rialzista nel breve-medio periodo. La media mobile a 21 giorni si trova stabilmente al di sopra di quella a 60 giorni, muovendosi parallelamente a quest’ultima. Venerdì il cross ha rotto il supporto psicologico offerto dalla media mobile a 21 giorni e adesso scambia sul secondo supporto offerto dalla media a 60 giorni.

E’ probabile che almeno fino all’uscita del dato sul PMI manifatturiero dell’Eurozona non vi siano particolari variazioni delle quotazioni. Tuttavia, se il PMI dell’Eurozona si rivelasse al di sotto delle attese, si potrebbe assistere ad una discesa dell’Euro-Dollaro in attesa del dato sull’ISM statunitense. Se anche quest’ultimo si dovesse rivelare al di sotto del consenso, è probabile che il Dollaro americano perda forza poiché le aspettative sul rialzo dei tassi USA a Marzo potrebbero subire un nuovo colpo a ribasso.

Gli indicatori tecnici sono contrastati. Il RSI segnala una fase neutra, muovendosi sul valore di 50, mentre il MFI si muove verso l’area di ipercomprato segnalando una possibile fase rialzista. E’ probabile che, come detto in precedenza, si assista più ad un movimento laterale in attesa dei dati sul manifatturiero di USA ed Europa.

Se il supporto offerto dalla media mobile a 60 giorni non dovesse reggere il test, allora il cambio potrebbe puntare dritto al supporto orizzontale di colore giallo, in area 1,08. Viceversa, in caso di rialzo, la prima resistenza visibile è quella offerta dalla media mobile a 21 giorni a quota 1,0867.

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