Estonia: crescita dell’8% in 3 anni. Un esempio di condotta economica per Grecia e Spagna

Erika Di Dio

01/10/2012

Estonia: crescita dell’8% in 3 anni. Un esempio di condotta economica per Grecia e Spagna

Mentre le economie dell’Europa del Sud, in prima linea Grecia e Spagna, vivono una tremenda recessione, dall’Europa del Nord arriva un grande esempio di condotta economica sia da parte del governo che dalla stessa popolazione: quello della Repubblica Parlamentare dell’Estonia, l’unico paese dell’Eurozona ad avere un surplus di bilancio. Il ministro della finanza estone Jürgen Ligi ha concesso un’intervista al canale americano di news, CNBC.

L’intervista

Il ministro è stato intervistato prima di tutto per rispondere alla seguente domanda: come ha fatto l’Estonia a trasformarsi da economia contratta del 18% nel bienno 2008-2009 ad economia capace di crescere dell’8% tre anni dopo? Ligi conferisce il merito di tutto ciò all’alta confidenza che lo Stato è riuscito a guadagnare e alle coraggiose scelte effettuate, capaci di rimettere in ordine la finanza pubblica. La popolazione estone, conferma Ligi in risposta alla domanda dell’intervistatrice, consapevole delle difficoltà, ha dimostrato grande disponibilità a sottostare alle decisioni del governo (in primo luogo i tagli alla spesa pubblica e la liberalizzazione dell’economia), che hanno portato sacrifici nel breve periodo, ampiamente ripagati quando lo scorso anno l’economia estone ha registrato una crescita dell’8.3%.

Il ministro ha sottolineato come sia importante capire che la cosa fondamentale non è il livello di spesa, ma è la speranza, come mostrato dall’ottimismo della sua popolazione; per questo motivo, dice di non capire e non condividere le proteste che stanno avvenendo in questo periodo in Grecia e in Spagna e afferma, "I greci e gli spagnoli devono imparare a vivere secondo i propri mezzi".

Ligi ha chiuso l’intervista, confermando la presenza dell’Estonia per sempre nell’Eurozona, anche se i suoi membri cambieranno e rimarranno solo l’Estonia, la Finlandia, la Germania e i Paesi Bassi, perché si ha necessariamente bisogno della moneta unica.

Il confronto con i paesi in crisi

C’è da dire però che l’Estonia è un’economia molto più piccola rispetto alle altre nazioni dell’Europa del Sud e che queste ultime sono molto più indebitate di quanto lo era l’Estonia; quindi difficilmente il divario di competitività potrà essere risolto senza gravi ripercussioni politiche ed economiche. I veri problemi di Grecia e Spagna in primis, sono stati gli eccessivi prestiti, gli ingenti debiti, le disfunzioni dei settori bancari e, soprattutto, l’adozione dell’euro avvenuta nel 1999: forse la soluzione dovrebbe quindi essere ricercata a partire da queste cause.

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