Esselunga: crescita confermata nel 2017

Francesca Caiazzo

27 Febbraio 2018 - 14:24

Nonostante le controversie sull’eredità gestionale, Esselunga conferma la crescita nel 2017: sale fatturato e crescono i clienti. Nuovi punti vendita anche nel 2018

Esselunga: crescita confermata nel 2017

Buoni i risultati del 2017 per Esselunga nel primo anno di esercizio dopo la scomparsa di Bernardo Caprotti.

Nonostante vicende legate all’eredità, il gruppo porta a casa un aumento dei ricavi del 3,1% superando i 7 miliardi e mezzo di euro.

Esselunga, l’anno scorso, ha rafforzato la sua presenza in diverse aree geografiche con l’apertura di nuovi punti vendita ma ha incassato anche una crescita sul fronte dell’e-commerce.

Un’espansione territoriale che continuerà anche nel 2018.

I conti di Esselunga

Il 2017 è stato il banco di prova della nuova gestione dopo la morte di Caprotti, segnato anche dalle controversie legate all’eredità gestionale del gruppo della grande distribuzione.

Un anno che, come detto, ha registrato una crescita del fatturato attestandosi a 7,754 miliardi di euro.

Balzo in avanti anche per il margine operativo lordo (al netto delle componenti straordinarie), che passa dai 200 milioni del 2016 ai 647,9 del 2017 con un incremento del 7,8%, e per l’utile (al netto delle componenti straordinarie) il cui aumento è addirittura a doppia cifra: +38% per un ammontare di circa 305,8 milioni di euro (rispetto ai 220,6 milioni dell’anno precedente).

Pare abbia preso il volo anche il canale dell’e-commerce, che nel 2017 ha portato in cassa a 180 milioni più del 2% del fatturato consolidato, con previsioni per l’anno in corso che potrebbero sfiorare i 220 milioni.

Infine, grazie all’apertura di 4 nuovi punti vendita (Roma, Novara, Verona e Bergamo), Esselunga ha rafforzato la sua presenza sul mercato con un conseguente aumento di clienti e unità lavorative: i primi sono aumentati del 5% superando i 5,6 milioni mentre le seconde sono passate a 23.094 (353 in più dello scorso anno).

Su questo fronte, il gruppo nel 2017 ha investito 439 milioni di euro e prevede di mette in campo altre risorse per espandere la sua rete anche nel 2018 con l’apertura di altri 4 punti vendita nel Centro e Nord Italia.

L’acquisizione di Villata

Dopo la scomparsa di Bernardo Caprotti nel settembre 2016, si è aperta una disputa sull’eredità gestionale del gruppo della grande distribuzione che ha visto contrapposti, da una parte, la vedova e seconda moglie Giuliana Albera e la figlia Marina (che attualmente gestiscono la società) e i due figli di primo letto Giuseppe e Violetta dall’altra.

Va ricordato che le prime due sono state designate eredi universali del 70% di Esselunga mentre il restante 30% è stato equamente diviso tra gli altri due figli.

Una controversia che è stata placata anche con l’acquisizione di una quota del 67,5% di Villata, la società immobiliare del gruppo in cui i tre figli di Caprotti detenevano una quota del 22,5% ciascuno. Un investimento di 965 milioni (321,9 milioni per ognuno dei tre figli) che da una parte ha fatto balzare la posizione finanziaria netta negativa per 847,5 milioni e dall’altra ha invece contribuito per quasi 10 milioni (9,8 per l’esattezza) all’utile netto, grazie al consolidamento della società. Questo perché il costo dei canoni di affitto degli 83 immobili della Villata è inferiore agli oneri finanziari del debito contratto per l’acquisto degli stessi.

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