Più poteri all’Esercito nelle strade, ma Salvini vuole la leva obbligatoria

Antonio Cosenza

31/03/2020

23/08/2021 - 11:54

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Esercito in prima linea nella battaglia contro la COVID-19: parole di elogio da Salvini che rilancia il servizio militare obbligatorio.

Più poteri all’Esercito nelle strade, ma Salvini vuole la leva obbligatoria

Coronavirus: siamo arrivati al picco ma i controlli non caleranno presto. Anzi, come confermato dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, le Forze Armate impiegate per le strade sono pronte ad intensificare i controlli e a dare maggior supporto alla Protezione Civile, anche in virtù di alcune situazioni di disagio presenti del “Mezzogiorno del Paese”.

La dimostrazione che in periodi di emergenza le Forze Armate e di Polizia sono in prima linea per garantire la tutela dei cittadini, pur esponendosi ai rischi (basti pensare alla polemica scoppiata nei giorni scorsi riguardo alle poche tutele contro il Coronavirus per il personale in divisa).

Ed è proprio in virtù di quanto sta succedendo in questi giorni e al ruolo di primaria importanza ricoperto dal personale in divisa che il leader della Lega, Matteo Salvini, ha rilanciato il suo progetto di prevedere una “qualche forma di leva obbligatoria”. Una proposta non nuova al leader della Lega che già lo scorso anno di era detto favorevole ad un ritorno del servizio militare obbligatorio; Salvini ne ha parlato nuovamente in questi giorni, nel corso del suo intervento a Domenica Live di Barbara D’Urso, spiegando che una bozza di progetto è già pronta e ha avuto modo di confrontarsi con gli alpini.

Situazioni come quella che stiamo vivendo dimostrano che è importante avere ragazzi e ragazze adeguatamente formati per affrontare le emergenze, quindi il ritorno di una leva obbligatoria potrebbe essere il giusto mezzo per non farsi trovare impreparati in futuro.

Esercito, maggiori controlli sul territorio

Come spiegato dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in questi giorni gli sforzi dell’Esercito si concentrano nella battaglia anti COVID-19 ed è per questo che è stata sospesa la partecipazione dei militari alle esercitazioni nazionali e internazionali.

Al momento è doveroso un impegno complessivo - “a 360 gradi” per le strade del Paese, dove verranno effettuati sempre più controlli per accertare eventuali trasgressori delle disposizioni governative. L’impiego dell’esercito nella battaglia contro la COVID-19 è massimo, e in queste ore il personale in divisa sta dando tutto il supporto di cui necessita la Protezione Civile, ma anche per quelle “situazioni di disagio nel “Mezzogiorno del Paese”.

L’Esercito, quindi, è in prima linea e - assicura Guerini - qualora dovesse esserci “un’esigenza ancora maggiore per il controllo e la presenza sul territorio, in supporto alle Forze di Polizia” sarà pronto a dare il proprio contributo. D’altronde, vista la specificità delle Forze Armate, i militari sono “in grado di assolvere al meglio una serie di compiti, dalla mobilità delle persone alla capacità logistica, dalle competenze, alla catena di comando”.

In ogni caso, secondo il Ministro della Difesa non servirà incrementare le misure di controllo visto che la situazione appare del tutto gestibile anche grazie al supporto dei cittadini che stanno dimostrando “un grande senso di responsabilità”.

Esercito, servono più militari? Salvini rilancia la leva obbligatoria

L’impegno mostrato dai militari in questi giorni non è passato inosservato al leader della Lega, Matteo Salvini, che ha espresso parole di elogio per le Forze Armate.

Questa situazione, però, dimostra la necessità di avere ragazzi e ragazze adeguatamente addestrati per affrontare “casi di emergenza”. A tal proposito, Salvini ha dichiarato - durante l’ultima puntata di Domenica Live - di aver già parlato con il Presidente dell’associazione nazionale degli alpini riguardo alla possibilità di reintrodurre una forma di servizio militare obbligatoria una volta “sconfitto il virus”.

Un servizio breve - si parla di 6 o 8 mesi - che per alcuni potrebbe tramutarsi in servizio civile.

In ogni caso si tratta solamente di una proposta e probabilmente non verrà approfondita se non quando Salvini tornerà (se tornerà) a governare il Paese; all’interno della maggioranza, infatti, non sembra esserci appoggio ad una proposta intenzionata al ripristino del servizio militare obbligatorio.

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