Errori Modello 730 e sanzioni, un argomento che viene affrontato direttamente nell’atteso dlgs sulle semplificazioni fiscali. Che cosa cambia rispetto alle norme attuali? Ecco cosa è emerso dai lavori in Commissione Finanze della Camera.
Errori Modello 730 e sanzioni, un argomento che impensierisce non solo i contribuenti, ma anche i Caf e i professionisti del settore. I lavori relativi al dlgs sulle semplificazioni fiscali, il quale dovrebbe portare all’introduzione del famoso 730 precompilato, stanno affrontando l’argomento, e ci sono già alcune notizie in merito.
I lavori in Commissione Finanze: le ultime notizie
L’originario schema licenziato lo scorso 20 giugno dal Consiglio dei Ministri, infatti, prevede che professionisti e Caf siano tenuti a verificare la congruità di tutti i dati indicati nel famoso 730/2015 precompilato, che sarà relativo a quest’anno d’imposta (il 2014). In caso contrario, ovvero in presenza di un visto di conformità infedele, sono tenuti al pagamento di una somma pari all’imposta dovuta dal contribuente, con relativi interessi e sanzioni. Una norma che ha da subito fatto scattare le proteste degli addetti ai lavori, pronti a chiedere a gran voce di introdurre semplicemente un principio in base al quale il professionista risponda in proprio di eventuali sanzioni, ma non dell’imposta dovuta o di interessi, e comunque limitatamente ai casi in cui si sia rilasciato il visto di conformità anche in presenza dell’esito negativo relativo alla verifica dei dati.
I lavori in corso in questi giorni presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati sembrerebbero aver fatto intravedere degli spiragli per professionisti e centri di assistenza fiscale, e la modifica richiesta dovrebbe essere pronta per essere messa nero su bianco. Se ne saprà di più, comunque, solo dalla prossima settimana, quando l’Agenzia delle Entrate sarà chiamata a partecipare attivamente alla definizione delle procedure che saranno introdotte all’interno del dlgs.
Altri dubbi: i costi?
In generale, però, il percorso del dlgs sulle semplificazioni fiscali, che dovrebbe portare all’attuazione di alcuni principi contenuti all’interno della delega fiscale, non sembra del tutto in discesa. Il Servizio Bilancio di Montecitorio, infatti, ha rilevato delle perplessità sui possibili costi relativi al 730 precompilato. Secondo lo schema messo a punto dal Governo, non dovrebbe comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ma la sua introduzione, a conti fatti, impo nuovi e gravosi obblighi a carico dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto se li dovrà espletare a parità di risorse umane e finanziarie.
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