Domenica in Italia si vota per le europee, chi vincerà? il Pd deve superare il 30% il Movimento 5 Stelle il 25% e Forza Italia il 18%. Ecco le soglie che decidono chi vince e chi perde
Per l’Europa oggi inizia ufficialmente la tornata elettorale, per l’Italia le urne si apriranno soltanto domenica. Ad aprire le danze oggi Regno Unito e Olanda, domenica le chiuderemo noi alle 23 in attesa del tanto discusso risultato delle urne.
Quest’anno, come non mai, è previsto un alto tasso di astensione in Italia e non solo. Nel nostro paese, secondo gli ultimi sondaggi, coloro che resteranno a casa potrebbero arrivare al 40%. E molti si dicono ancora indecisi sul partito a cui affidare il proprio voto e la propria fiducia. (Se sei ancora indeciso fai il test per capire quale partito ti rappresenta)
Ma la domanda che tutti si fanno a tre giorni dalle elezioni europee è: chi vincerà?
Pd
Renzi nella ultime settimane, forse complice il successo dei 5Stelle nella piazze, ha un po’ abbassato il tiro. Soltanto qualche mese fa il Pd si vantava si superare abbondantemente il 30%, distaccando di una decina di punti almeno il Movimento 5 Stelle. Nelle ultime settimane invece, il premier sottolinea sempre più spesso il fatto che le elezioni europee non abbiano niente che fare con il futuro del governo e che al Pd basti un voto in più del M5S per vincere le elezioni.
Per festeggiare il Pd deve affermarsi come primo partito (e questo è il minimo sindacale), superare la soglia del 30% e distaccare il Movimento 5 Stelle di 5-6 punti. A quel punto Renzi potrà stappare lo spumante e continuare la sua azione di governo dormendo sonni tranquilli.
Movimento 5 Stelle
Nessuno può dimenticare l’inaspettato 25,56% ottenuto alle politiche dello scorso anno dal movimento di Beppe Grillo. Dal quel momento, sono stati tanti, anzi tantissimi a dire che il Movimento 5 Stelle sarebbe stato soltanto una meteora, destinata a spegnersi nel giro di pochi mesi. Ma vedendo i sondaggi, le piazze piene e il sostegno dei cittadini, in tanti si stanno piano piano ricredendo, nel timore di sottovalutare il Movimento per la seconda volta.
Il numero magico per il Movimento 5Stelle è certamente 25%. Il movimento di Grillo vince (moralmente) le elezioni europee se supera il 25%; stravince se si avvicina al Pd e tiene sotto i 5 punti percentuali la forbice tra i due partiti; fa il vero e proprio botto se supera il 30% e si afferma primo partito. Questa ultima ipotesi è in realtà, molto improbabile, ma avrebbe delle ripercussioni davvero pesanti. Non tanto a livello europeo, dove i partiti euroscettici non intendono fare fronte comune, ma soprattutto a livello nazionale. Grillo a Porta e Porta ha detto: "vinceremo, marceremo sul Colle e andremo a votare per le politiche".
Forza Italia
Se qualche mese fa, si poteva pensare ad una sfida tra M5S e Forza Italia per la conquista del secondo posto, adesso ogni dubbio si è dissipato. Si prevede per Forza Italia un risultato nettamente inferiore rispetto a quello del Movimento di Beppe Grillo. Il partito è scarico, portato avanti soltanto da un Berlusconi visibilmente affaticato e privo del carisma di un tempo. Per Forza Italia la soglia è fissata al 18% circa. Se il partito di Berlusconi, che alle elezioni europee del 2009 ottenne il 35,26%, non arrivasse a questa soglia sarebbe considerato un partito arrivato al tramonto. Ma, al contrario, se superasse la soglia del 18% toccando quota 20%, potrebbe uscire rafforzato dalla tornata europea.
I piccoli a la soglia del 4%
L’unica soglia ufficiale è quella del 4% sotto la quale i partiti non hanno acceso al Parlamento europeo. Per tutti i piccoli partiti vincere le elezioni europee significherebbe superare tale soglia e quindi andare in Europa a far sentire la propria voce. Tra i partiti in testa per raggiungere il 4% ci sono la Lega nord, Fratelli d’Italia e il Nuovo centrodestra. Obiettivo più difficile invece, per L’Altra Europa con Tsipras, Scelta Europea, Italia dei Valori e Verdi.
Queste sono le aspettative e gli obiettivi dei partiti, ma saranno le urne a dire l’ultima parola.
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