Elezioni Usa 2016: Donald Trump al verde? Ecco la verità sui suoi finanziamenti

Sara Catalini

13 Luglio 2016 - 11:21

Elezioni Usa 2016: Donald Trump è alla ricerca di finanziamenti per la sua campagna elettorale. Il miliardario repubblicano è forse a corto di denaro? Ecco la verità.

Elezioni Usa 2016: Donald Trump al verde? Ecco la verità sui suoi finanziamenti

Elezioni Usa 2016. Le elezioni presidenziali statunitensi sono alle porte e tra il controverso endorsement di Bernie Sanders alla candidata democratica Hilary Clinton e i continui autogol mediatici del candidato repubblicano Donald Trump, c’è ancora molta strada da fare per avere una chiara idea sul volto del nuovo presidente americano.

Sembra però che Donald Trump non abbia solo guai d’immagine, ma anche la cassa piange come si suol dire. Secondo alcune indiscrezioni il candidato repubblicano sarebbe alla ricerca di nuovi finanziamenti per la sua campagna elettorale. Trump è forse a corto di soldi? Molto probabilmente no.

Donald Trump ha semplicemente deciso di creare due comitati di raccolta fondi col partito repubblicano per aumentare il volume delle donazioni, che a quanto pare scarseggiano. Sembra che gli ingenti fondi garantiti da importanti investitori stiano soffrendo proprio a causa di quei donatori più ricchi del partito che ancora non sono convinti del candidato repubblicano.

Hillary Clinton ha ottenuto 42 i milioni di dollari dalla nuova raccolta fondi iniziata lo scorso giugno; Trump ha racimolato soltanto 1,3 milioni. Un gap abbastanza evidente, sintomo probabilmente di una certa indecisione sull’effettiva validità del miliardario come nuovo inquilino della Casa Bianca.

Elezioni USA 2016, Donald Trump: dove finiscono i suoi finanziamenti?

Solo a maggio Trump ha speso 6,7 milioni, che si sono andati a sommare ai 9,4 tirati fuori dal magnate nel mese di aprile. Ma dove vanno a finire gli investimenti? Nelle compagnie controllate da Trump sotto forma di servizi resi.

Il New York Times lo scorso mese ha riportato che circa 3 milioni sono stati versati in 7 società di Trump operative nel settore immobiliare. Del totale 2 milioni sono stati spesi per servizi aerei, uffici e guardie del corpo.

Non è illegale quello che Trump sta facendo, in quanto le sue compagnie non finanziano direttamente la sua candidatura.

In altre parole il miliardario si limita a spostare somme di denaro da una cassaforte privata all’altra, senza andare mai nettamente in perdita, in quanto il denaro arriva alla campagna elettorale sotto forma di prestito e non come donazione.

Trump sa bene che passi fare avendo portato al fallimento strategico alcune compagnie per ben 4 volte: il prestito va onorato pagandolo a meno che il creditore non desista e paradossalmente (?) stiamo parlando della stessa persona in questo caso e vale proprio la pena dire Quis custodiet ipsos custodes?

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