Elezioni USA 2012: il viaggio in Europa di Romney e le origini di Obama

Daniele Sforza

1 Agosto 2012 - 16:22

Elezioni USA 2012: il viaggio in Europa di Romney e le origini di Obama

Settimana calda prima degli attesissimi appuntamenti che apriranno ufficialmente la campagna presidenziale USA 2012.

Il controverso viaggio europeo di Romney

Mitt Romney ritorna negli Stati Uniti dopo il viaggio in Europa, con un bel po’ di impopolarità in più, tra gaffe (almeno una per ogni Paese) e discorsi mirati ad attirarsi le ire dei nemici di sempre, ovvero russi e palestinesi.
Abbiamo cominciato dalla gaffe olimpica di Londra: qui Romney ha fatto infuriare il premier britannico David Cameron e il sindaco di Londra Boris Johnson, per aver criticato l’organizzazione delle Olimpiadi di Londra 2012, soprattutto sotto l’aspetto della sicurezza.
E’ seguito poi il viaggio in Israele, finalizzato ad accattivarsi le simpatie della comunità ebraica statunitense: qui Romney ha definito Gerusalemme "capitale d’Israele" e ha fatto infuriare i palestinesi, che lo hanno condannato di razzismo, quando ha affermato che le differenze economiche tra israeliani e palestinesi sono da addursi prevalentemente alla differenza di cultura tra i due popoli.
Infine, il viaggio in Polonia: qui Romney ha dichiarato che la Russia, a differenza del Paese dove si sono giocati gli ultimi Europei di Calcio, non è riuscita a trovare la giusta strada per diventare una società libera e aperta. Dopo questo discorso che sa tanto di "guerra fredda" (note anche le posizioni sull’atteggiamento di Obama nei confronti dei vertici russi in merito allo Scudo Spaziale), non è mancata naturalmente la gaffe, ma stavolta da addursi all’addetto stampa del candidato repubblicano alla Casa Bianca, Rick Gorka, il quale, in occasione della visita alla tomba del milite ignoto, ha insultato i giornalisti presenti che continuavano a fare domande a Romney sulle gaffe fatte nei due precedenti Paesi.
Insomma, da fuori sembrerebbe un vero e proprio disastro, ma non negli Stati Uniti, dove il grado di popolarità per il candidato repubblicano è rimasto pressoché immutato.

Obama riscopre le sue origini

Obama, intanto, riscopre le sue origini: una notizia che potrebbe sembrare puro e mero gossip, ma che in realtà è una informazione molto importante per riavvicinare l’elettorato afroamericano.
Secondo il sito specializzato in ricerche genealogiche Ancestry.com, Barack Obama discenderebbe, da parte di madre, dal primo schiavo nella storia degli USA, tale John Punch. Insomma, non uno schiavo qualunque, ma il primo a essere registrato negli archivi americani.
Questo è un tassello fondamentale per riacquistare il consenso generalizzato dell’elettorato afroamericano, poiché Obama ha dovuto subire anche le polemiche da parte di chi non lo riteneva degno di rappresentare una comunità o di farsi forza delle sue origini prive di sofferenza e patimenti. Anzi, la moglie Michelle discendeva perfino da una famiglia di schiavisti, cosa che aveva fatto storcere il naso un po’ a tutta la minoranza nera. L’ufficialità della discendenza "schiavile" di Obama è ritenuto dunque dai principali media americani come un punto di forza per riconquistare quella parte di elettorato i cui numeri non ricordano neppure alla lontana il plebiscito di 4 anni fa.

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