Roma, M5S: la candidatura di Virginia Raggi non è a rischio, ecco perché

Fiammetta Rubini

13/04/2016

Dichiarate illegittime le espulsioni dei tre attivisti dal Movimento 5 Stelle, ma la candidatura di Virginia Raggi a sindaco di Roma non è annullata (né a rischio). Ecco perché.

Roma, M5S: la candidatura di Virginia Raggi non è a rischio, ecco perché

Movimento 5 Stelle: i tre attivisti esclusi dalle Comunarie di Roma sono stati riammessi, ma chiedono l’annullamento delle primarie. La candidatura a sindaco di Virginia Raggi è a rischio? No, vediamo perché.

Sono giorni difficili per il Movimento 5 Stelle: dopo la dolorosa scomparsa di Gianroberto Casaleggio, ecco che il partito di Grillo deve fare i conti con un’altra spinosa questione: le Comunarie di Roma e la corsa a sindaco di Virginia Raggi.

Vi abbiamo già parlato della tempesta che si sta abbattendo sulla candidata 5 Stelle in seguito all’espulsione dal Movimento dei tre attivisti dalle liste, per cui hanno fatto ricorso. Si è profilata all’orizzonte la possibilità che la candidatura di Virginia Raggi alle prossime elezioni di Roma venga annullata e che le consultazioni primarie online in cui ha trionfato si debbano ripetere.

Ma, nonostante il giudice abbia accettato il ricorso dei pentastellati espulsi, non c’è alcun rischio per la candidatura di Raggi a sindaco di Roma, anche se la loro richiesta di annullare le primarie si è fatta più pressante. Ecco spiegati i motivi.

M5S, caos Comunarie: ricorso accolto, le primarie si ripeteranno?

Come riportato dal Fatto Quotidiano, il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso di Paolo Palleschi, Antonio Caracciolo e Roberto Motta, espulsi dal Movimento 5 Stelle ed estromessi dalle Comunarie di Roma.

Ricordiamo il nodo della questione: i tre attivisti erano iscritti al “MoVimento 5 Stelle” (con la “V” maiuscola), ovvero l’associazione originaria fondata nel 2009, ma sono stati espulsi dal Movimento 5 Stelle, fondato nel 2012 e a cui, fino all’anno scorso, erano iscritti solo Beppe ed Enrico Grillo, Casaleggio e Nadasi.

Com’è possibile che i tre fossero espulsi da un movimento di cui non facevano parte? L’espulsione è avvenuta tramite un regolamento fittizio e illegittimo? Sì, secondo il giudice, che ha infatti sospeso l’espulsione, senza però pronunciarsi in merito all’annullamento della candidatura di Virginia Raggi.

I tre, infatti, chiedono che le consultazioni online che hanno visto vincere la Raggi, attualmente candidata a sindaco della Capitale, siano considerate ingiuste e quindi vengano annullate.

“Non è giusto andare avanti con la Raggi - ha detto Palleschi - quando alcune persone sono state ingiustamente fatte fuori dalla corsa”. Gli attivisti sono stati reintegrati nell’associazione, ma potrebbe non essere finita qui, perché la loro intenzione è quella di chiedere l’annullamento delle Comunarie in base all’attuale sospensione del provvedimento. Adesso la decisione è nelle mani del M5S, a cui verrà presentato un appello perché si ripetano le votazioni.

Elezioni Roma 2016, M5S: la candidatura di Raggi non sarà annullata

Il Tribunale non si è pronunciato in merito alle Comunarie, ed è molto probabile che la questione dell’illegittimità della vittoria di Raggi non venga nemmeno considerata dal M5S. Le Comunarie non si ripeteranno e la candidata pentastellata, attualmente favorita dai sondaggi, continuerà la sua corsa a sindaco di Roma.

Ma, posto anche il caso in cui l’appello di Motta, Palleschi e Caracciolo venisse accolto dal Movimento e dal giudice, è sicuro che la Raggi ne uscirebbe sconfitta? Secondo noi no, e la risposta la danno i sondaggi elettorali: attualmente alle Amministrative romane 2016 Virginia Raggi è data prima al 27,4%.

Cosa sono delle primarie online a confronto? “Bruscolini”, risponderebbe qualcuno. Quindi i 5 Stelle possono stare tranquilli: per la Raggi la corsa al Campidoglio continua, almeno per il momento.

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