Elezioni 2016 M5S: ecco perché Beppe Grillo danneggia il Movimento 5 Stelle

Fiammetta Rubini

19 Maggio 2016 - 12:27

Alle comunali 2016 il Movimento 5 Stelle rischia di affondare a causa di Beppe Grillo? Ecco perché la stampa estera accusa Grillo di danneggiare il M5S in vista delle elezioni.

Elezioni 2016 M5S: ecco perché Beppe Grillo danneggia il Movimento 5 Stelle

Comunali 2016: Beppe Grillo danneggia le possibilità di vittoria del Movimento 5 Stelle ed è giunto il momento che si faccia da parte. Questo il duro attacco del Financial Times al fondatore del M5S dopo che Grillo ha paragonato il neo sindaco di Londra a un terrorista islamico.

Mentre la candidata sindaco M5S Virginia Raggi dichiara che se Beppe Grillo le chiedesse di dimettersi lei sarebbe pronta a farsi da parte, c’è chi sostiene che a lasciare il Movimento 5 Stelle dovrebbe essere proprio lui, Grillo.

L’accusa mossa all’ideologo del Movimento 5 Stelle arriva dalla stampa estera all’unisono, ma è il Financial Times ad andarci giù pesante, chiedendosi se a questo punto non sia giunto il tempo per il comico di andar via.

L’autorevole testata scrive che Beppe Grillo danneggia il M5S, un partito che oggi è la seconda forza politica in Italia e che si appresta ad affrontare le elezioni di giugno che coinvolgono città nevralgiche come Roma e Milano. Le comunali saranno un importante banco di prova per i 5 Stelle, ma Grillo rischia di compromettere la credibilità elettorale del Movimento.

L’accusa giunge in un momento delicato per il M5S: con le elezioni comunali 2016 alle porte il partito di Grillo è alle prese con la spinosa questione dei sindaci 5 stelle indagati e sospesi.

“Gratta gratta e scopri che nel M5s non solo la quantità di indagati sfiora lo stesso numero dei comuni amministrati, ma che soprattutto le regole non esistono. O, meglio, che il criterio utilizzato dallo ‘staff di Beppe Grillo’ è esclusivamente quello della fedeltà al comico autonominatosi anche ‘Responsabile’ per le espulsioni”,

ha detto la deputata PD Silvia Fregolent.

M5S: perché Beppe Grillo danneggia il Movimento 5 Stelle

Beppe Grillo si sta trasformando nella “zavorra” del Movimento 5 Stelle e rischia di affondarlo? È da questa premessa che parte l’editoriale di Tony Barber sul Financial Times.

La battuta del politico-comico pentastellato sul nuovo sindaco di Londra, infatti, non è sfuggita alla stampa estera e il giornale della City torna a puntare il dito contro il leader del Movimento.

Durante il suo show al Gran Teatro Geox di Padova, Grillo ha dedicato al neo sindaco della City Sadiq Khan l’unica battutaccia politica dello spettacolo. Dopo aver elogiato il primo cittadino londinese, ecco l’infelice uscita:

“Bangladeshiano? Voglio vedere quando si fa saltare in aria a Westminster”

La questione sollevata dalla testata inglese è che Grillo rischia di compromettere le opportunità di successo del M5S alle comunali 2016 e di perdere il consenso in Italia e all’estero. Sottolinea l’articolo: “La battuta di Grillo sul neo eletto sindaco di Londra è lo specchio dei problemi che il Movimento 5 Stelle deve affrontare”.

Barber si pone in particolare due domande: una è se Grillo, che prima di essere un leader politico era un comico famoso, stia perdendo il senso dell’umorismo e l’istinto per ciò che fa ridere. La risposta, in questo caso, è sì.

“A 67 anni Grillo appare un uomo esaurito dagli impegni pubblici e sempre più fuori contesto. Ciò che ha detto a Padova si addice di più a un politico populista di destra tipo Lega Nord che a un partito come il M5S, più conosciuto per il suo impegno contro la corruzione e la disonestà che per commenti razzisti nei confronti degli immigrati”.

La seconda questione è se interventi di questo tipo possano danneggiare, prima o poi, il Movimento 5 Stelle e abbassare le possibilità di vittoria alle amministrative di giugno e alle parlamentari che forse si terranno nel 2017.

La partita è ancora aperta, ma Grillo, continua Barber, “non ha contribuito affatto agli sforzi dei giovani attivisti di rendere il M5S un partito più solido, maturo e credibile agli occhi dell’elettorato”. E le numerose vicende politiche e giudiziarie con il Movimento protagonista ne sono state la prova.

Le comunali 2016 sono il banco di prova per il Movimento 5 Stelle

L’“incidente” di Padova non è un fatto trascurabile perché il M5S è la seconda forza politica in Italia e, con circa il 28% di sostegno, si trova solo a pochi punti percentuali di distanza dal PD.

Il banco di prova per il partito a 5 stelle saranno le comunali del 5-6 giugno, quando gli italiani saranno chiamati ad eleggere più di 1300 sindaci e consiglieri comunali in tutto il territorio. Il “premio” più grande sarebbe certamente Roma, la Capitale tormentata dalla corruzione, in cui Virginia Raggi è il candidato favorito dai sondaggi d’opinione.

La vittoria a Roma accrescerebbe le credenziali del M5S come rivale numero 1 del PD alle prossime parlamentari. Parafrasando il FT, una opportunità politica esiste per il Movimento Cinque Stelle: i partiti di centro-destra, stanno oggi lottando per ritrovare una coesione che non c’è e che per 20 anni è stata rappresentata solo da Berlusconi.

In ultimo, il futuro del M5S dipenderà anche dal referendum di ottobre sulla nuova riforma costituzionale, considerato l’evento decisivo che comprometterà o rafforzerà la premiership di Renzi.

Se al referendum vincerà il Sì e Renzi dovesse indire le parlamentari nel 2017 è altamente probabile che il PD batterà il Movimento 5 Stelle. Ma in caso di sconfitta e di dimissioni da parte di Renzi, le carte in tavola cambieranno a favore del Movimento.

Fonte: Financial Times

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