Abuso d’ufficio: indagato il sindaco 5 stelle di Parma Pizzarotti

La notizia è apparsa per prima sulla Gazzetta di Parma: Federico Pizzarotti, sindaco di Parma del M5S risulta indagato per abuso d’ufficio insieme all’assessore alla Cultura, Laura Ferraris.

Sono coinvolti anche gli altri tre membri del consiglio d’amministrazione del Teatro Regio di Parma: Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeschi e Marco Alberto Valenti.

Perché il sindaco di Parma Pizzarotti (M5S) è indagato?

L’indagine della procura di Parma, iniziata lo scorso autunno in seguito ad un esposto del senatore PD Giorgio Pagliari, riguarda la nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio e di Barbara Minghetti consulente per sviluppo e progetti speciali. Pizzarotti è presidente della Fondazione Teatro Regio, legale rappresentante e a capo del cda.

I fatti che l’inchiesta dovrà accertare iniziano nell’autunno del 2014 quando viene pubblicato il “bando per la ricognizione esplorativa” per l’incarico di direttore generale del Teatro Regio. Arrivano 30 domande, valutate da una commissione composta da: Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fenice di Venezia, Antonello Zangrandi, ordinario di Economia delle aziende pubbliche dell’Università di Parma e Alberto Nodolini, direttore artistico della Galassia di Vogue Italia.

Il senatore PD Pagliari, già in questa fase della vicenda, denuncia interferenze e pressioni da parte dell’assessore alla Cultura Ferraris. Alla fine la commissione seleziona una rosa di 7 nomi, ma il 19 gennaio 2015 la Fondazione Teatro Regio, con una delibera del cda, fa sapere che la “ricognizione esplorativa” si è conclusa senza esito.

Dopo pochi giorni lo stesso cda del Teatro Regio, di cui Pizzarotti è presidente, annuncia la nomina di Anna Maria Meo, già direttrice organizzativa e amministrativa del Teatro Del Carretto di Lucca e di Barbara Minghetti, in qualità di consulente, già a capo del Teatro Sociale di Como e presidente dell’Associazione lirica concertistica italiana.

Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Parma Pizzarotti, quel “bando per la ricognizione esplorativa” era solo una manifestazione d’interesse e non un bando vero e proprio. La Procura di Parma, al contrario, ritiene che, per le nomine effettuate dal cda del Teatro Regio si ipotizzi il reato di abuso d’ufficio nei confronti del primo cittadino del Movimento 5 Stelle e dei membri del cda.

M5S: giustizialisti a targhe alterne?

Il Movimento 5 Stelle, da sempre, ha fatto proprio lo slogan “onestà” e si è di fatto intestato il merito di avere esponenti portavoce irreprensibili e trasparenti, caratterizzandosi quindi con un atteggiamento inflessibile rispetto a casi di malaffare.

Secondo gli avversari politici la recente indagine che ha coinvolto il sindaco cinque stelle di Livorno Filippo Nogarin dimostra invece il cambio di passo dei grillini, molto più cauti nel giudizio, quando le indagini della magistratura riguardano propri esponenti.

Andrea Romano, deputato PD, ha dichiarato:

“Siamo curiosi di sentire Di Maio e compagnia. Noi siamo e rimaniamo garantisti, ma il problema sono i Cinque Stelle con la loro doppia morale. La verità è che dietro alle loro parole c’è il nulla: amministrano male e sono di un insano doppiopesismo”.

Pizzarotti: primo sindaco M5S in Italia

Pizzarotti, impiegato di banca quarantenne, è stato il primo esponente del Movimento cinque stelle a diventare sindaco, nel 2012. Negli ultimi tempi, il primo cittadino di Parma si era allontanato dalle posizioni più ortodosse del M5S.

Sull’indagine si è detto tranquillo, perché l’avviso di garanzia rappresenta un atto dovuto:

“Era già emerso che ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore Pd Pagliari. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura mantengo il consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione”.