Secondo il colosso finanziario statunitense, Morgan Stanley, le prossime elezioni politiche italiane del 24 e 25 Febbraio saranno fondamentali non solo per il nostro paese, ma per tutta l’Europa. Si parla di un territorio minato per le poche settimane prima del cambio di Governo e si inizia a parlare del cosiddetto Political cliff italiano, che sarà molto più determinante rispetto ad altre questioni, come ad esempio lo spread.
"Progressi sono stati compiuti, ma resta ancora da fare per i problemi strutturali", dice la banca americana, "Le misure di austerity iniziano a farsi sentire (...) c’è il rischio che il malcontento possa continuare a salire, influenzando la capacità e la volontà del prossimo governo di perseguire ampie riforme".
5 elementi dello scenario politico italiano
Sono cinque i fattori chiave che la banca americana sottolinea per determinare il peso del rischio politico italiano e che distinguono il nostro paese dagli altri paesi europei:
- i cambi di Governo in Italia, che possono avvenire più spesso rispetto al termine di 5 anni;
- il fatto che in Italia, chi vota non sceglie direttamente un candidato, ma un partito o coalizione;
- la differenza in campo elettorale tra Camera e Senato, che potrebbe ridurre il potere governativo;
- le elezioni italiane che sono anche influenzate dagli italiani che vivono all’estero, o da regioni a statuto speciale;
- infine, c’è da considerare il ruolo fondamentale giocato dalla Lombardia, definita l’Ohio italiano, a parità di importanza nelle elezioni; infatti afferma, "La Lombardia è la regione con la maggiore rappresentanza al Senato ed è la regione che viene tenuta maggiormente sotto osservazione in queste settimane. La regione pesa per il 20% del Pil e rappresenta un Ohio politico e una California economica. Per il momento, i sondaggi non suggeriscono una particolare prevalenza politica".
Il rischio politico
Secondo l’istituto, il political cliff italiano rischia di aumentare al ribasso le contrazioni del Pil previste, infatti, "dopo il -2.1% del 2012, l’Italia subirà un ulteriore calo dell’1.2% che andrà diminuendo fino alla concreta inversione di tendenza nel 2014, quando stimiamo che l’attività economica si espanderà dello 0.5%".
Cosimo Pacciani, risk manager italiano che lavora presso una banca internazionale nella City di Londra, intervistato da Ilsole 24 ore, parla del momento critico che l’Italia vive in questo momento e sottolinea la differenza principale della nostra penisola rispetto al resto d’Europa, "L’Italia attraversa una fase elettorale nel momento critico della crisi, quando le misure di austerity dovrebbero lasciar spazio a misure per la crescita. Il governo Monti non è riuscito a spiegare questa consecutio, risparmiare qualcosa ora per investire appena possibile, pagare le tasse per permettere reinvestimenti" e conclude, "Purtroppo il vero differenziale fra l’Italia ed il resto d’Europa rimane il quadro istituzionale e legislativo, che non attrae ma respinge gli investitori".
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