Egitto, Morsi: svolta autoritaria con poteri illimitati. Da mediatore a dittatore?

Valentina Pennacchio

23 Novembre 2012 - 18:50

Egitto, Morsi: svolta autoritaria con poteri illimitati. Da mediatore a dittatore?

Nuova mossa nello scacchiere mediorientale. Stavolta è il turno di Mohamed Morsi. Dopo aver assunto le vesti del “mediatore” a Gaza, il Presidente egiziano torna a occuparsi del fronte interno, dando una svolta autoritaria con una serie di decreti costituzionali, inappellabili, attraverso cui si garantisce poteri illimitati.

Morsi dittatore?

Morsi ha inaugurato questa nuova stagione della storia politica egiziana come “una vera vendetta per il sangue dei martiri”, alle cui famiglie aumenta i sussidi. Quali sono i punti salienti della riforma della Costituzione?

- Il Presidente assume il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, ponendosi al di sopra delle organizzazioni costituzionali e giudiziarie dello Stato. Le sue decisioni “sono immediatamente esecutive e non soggette ad appello o revisione” da parte di qualsiasi organo statale almeno fino “all’approvazione della Costituzione e all’elezione di una nuova assemblea del popolo”;
Indebolimento Magistratura. Nessuna autorità giudiziaria potrà sciogliere la Shura e l’Assemblea costituente. Solo Il Presidente potrà farlo. L’Assemblea, a maggioranza islamica, viene così “corazzata” da qualsiasi intervento della Magistratura e investita del compito di redigere una nuova Costituzione;
- Il Procuratore generale deve essere nominato ogni 4 anni dal Presidente. Viene destituito Abdel Meguid Mahmoud (da tempo voleva sciogliere l’Assemblea dominata dagli islamisti) a vantaggio di Talat Ibrahim Mahmoud, più vicino ai Fratelli Musulmani;
- Riapertura delle inchieste sui responsabili dei disordini e dei morti durante le manifestazioni a Piazza Tahrir, che portarono alla destituzione di Hosni Mubarak.

Almeno di fatto la strada della dittatura a poteri illimitati non sembra esclusa, nonostante Morsi dichiari il contrario e riconosca il diritto all’esistenza dell’opposizione, che non vuole “imbavagliare” attraverso le leggi. Teoricamente.

L’appello di Morsi: Salviamo l’Egitto

Il Presidente egiziano precisa che le sue decisioni sono prese solo nell’interesse “della patria e della rivoluzione”. Rivolgendosi poi al popolo ha ricordato di essere stato eletto per mezzo di libere elezioni. "Ho vissuto come voi la corruzione, la dittatura e l’assenza di giustizia sociale. Ho sofferto come voi. Lavoriamo insieme per salvare l’Egitto”.

Le reazioni

Il popolo. Il coinvolgimento della popolazione è forte. Molti sono i supporter dei Fratelli musulmani che inneggiano Morsi con slogan: “il popolo sostiene le decisioni del presidente”. Numerose manifestazioni si sono svolte oggi Al Cairo dinanzi alla sede del Partito Libertà e Giustizia per celebrare la “vittoria” di Morsi. Tuttavia, c’è anche chi scende in piazza in segno di protesta contro “un golpe”.

La Chiesa. Il portavoce della Chiesa cattolica egiziana Rafic Greiche è preoccupato e teme quella che definisce “una mossa per blindare il potere di Fratelli musulmani e salafiti” che può rendere l’Egitto un Paese basato sulla sharia.

L’opposizione. L’ex candidato alla Presidenza, Mohamed el-Baradei, ha affermato che con questa usurpazione il Presidente d’Egitto si è dichiarato “nuovo faraone”.

L’ONU. Ginevra Rupert Colville, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso tutta la sua apprensione per questa situazione incerta, che potrebbe avere sviluppi pericolosi “sui diritti umani e lo stato di diritto in Egitto”.

- L’UE. L’Unione Europea ha chiesto che venga rispettato il processo democratico attraverso "la separazione dei poteri, l’indipendenza della giustizia, la protezione delle libertà fondamentali e lo svolgimento di elezioni parlamentari democratiche".

E l’America? Come reagirà Obama alla virata di Morsi? In occasione della crisi di Gaza il rapporto tra i leader si è rafforzato tanto che il Presidente USA ha ipotizzato un futuro di “collaborazione geopolitica” con il leader egiziano. Dopo averne osannato la responsabilità e la diplomazia solo 48 ore fa, facendone uno dei più importanti interlocutori del mondo arabo, cosa succederà adesso?

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it