Ecobonus 2015, per ottenere la detrazione del 65% il contribuente dovrà assicurare il rispetto di alcuni requisiti tecnici dei diversi interventi. A dirlo è l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha predisposto un apposito vademecum per fare chiarezza in merito.
Ecobonus 2015, anche quest’anno è possibile usufruire della detrazione fiscale del 65%, a patto che gli interventi effettuati rispettino alcuni requisiti tecnici. E’ quanto si può apprendere da un vademecum stilato dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Il vademecum Enea: che cosa dice?
Il documento sui lavori incentivanti è recentissimo, aggiornato al 26 gennaio 2015, e non indica solo i parametri da rispettare ma anche la documentazione da approntare per poter usufruire del bonus fiscale. La guida è composta da sei schede riepilogative: serramenti e infissi, caldaie a condensazione, pannelli solari, pompe di calore, coibentazione pareti e riqualificazione globale. Ad ogni tipo di intervento, corrispondono obbligatoriamente alcuni parametri da rispettare.
Le caldaie a condensazione: questo tipo di intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio apparecchio termico e non come una nuova installazione. Il nuovo generatore di calore a condensazione può essere sia ad aria che ad acqua.
I pannelli solari: in questo caso, sono agevolabili anche quelli a integrazione dell’impianto per la climatizzazione invernale già esistente. Devono essere garantiti per almeno cinque anni, mentre gli accessori e i componenti elettrici ed elettronici devono essere garantiti per almeno due anni.
Pompe di calore ad alta efficienza: intervento che deve consistere in una sostituzione totale dell’impianto e non come nuova installazione.
Serramenti e infissi: anche qui, ci deve essere la sostituzione o la modifica di elementi già esistenti e non una nuova installazione; si deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati.
Limiti di dispersione e specifiche tecniche
Il rispetto dei limiti di dispersione e delle specifiche tecniche richieste deve essere certificato da un tecnico abilitato, iscritto a un ordine o a un collegio professionale. Per gli interventi più semplici, tale certificazione può essere sostituita da una dichiarazione di chi ha prodotto l’elemento.
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