Il 4 febbraio è scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione IMU, la tassa più odiata dagli italiani nel 2012, introdotta dal Governo Monti, che focalizza ancora tutta l’attenzione su di sé, ponendosi al centro della campagna elettorale delle prossime elezioni, a cui mancano meno di 20 giorni.
In attesa di scoprire come il prossimo governo interverrà sull’IMU, abolirla, ridurla, o, addirittura, risarcirla, occupiamoci di chi non ha presentato la dichiarazione entro la scadenza fissata. Come muoversi? Quali sono le conseguenze per una dichiarazione incompleta, omessa (inoltrata oltre i 3 mesi dal termine previsto) o infedele (presenta dati non conformi a quelli reali)? Ovviamente, come in tutti i casi di tributi non corrisposti, scatteranno le sanzioni.
Le sanzioni
Da una lettura combinata della normativa di riferimento le sanzioni amministrative previste saranno così ripartite:
- dal 100% al 200% della somma dovuta per mancata presentazione della dichiarazione (se avviene entro i 3 mesi si applica una sanzione del 12,5% dell’imposta);
- dal 50% al 100% della somma dovuta per dichiarazione infedele, se si tratta di errori ininfluenti sull’importo dovuto la sanzione va da 51 a 258 euro;
- 30% della somma non versata in caso di versamento insufficiente;
- da 103 a 516 euro se la dichiarazione non presenta i dati necessari all’identificazione del soggetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
