L’Agenzia delle Entrate interviene chiarendo l’eventualità di detrarre le spese per le opere per la prevenzione di atti illeciti: possibile, ma solo in casi limitati.
L’Agenzia delle Entrate è recentemente intervenuta sul tema della possibile detrazione delle spese effettuate sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici e, in particolare, del loro collegamento con le spese sostenute per l’effettuazione di opere per la prevenzione di atti illeciti.
L’intervento delle Entrate è stato reso necessario dai margini di aleatoria interpretazione sorti in seguito alla pubblicazione della circolare 29/E/2013 che, se da una parte elencava gli interventi oggetto di possibile agevolazione di cui all’art. 16, comma 1 del Tuir, dall’altra parte esprimeva che tale elenco fosse in realtà una "sintesi". Un cenno di riferimento che ha lasciato intendere ai più che si trattasse di un elenco non esaustivo, ma solamente di una lista esemplificativa di una serie di casi più ampi.
Ebbene, prendendo spunto da tale interpretazione, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come gli interventi per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi non possano automaticamente essere ricondotti nel recinto di interventi oggetto di agevolazioni fiscali.
In tale ambito, ricordiamo che il bonus relativo alla detrazione delle spese effettuate per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili, prevede che il benefit (rappresentato dalla detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di tali elementi domestici, fino al limite di 10.000 euro), possa essere fruito dai contribuenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione edilizia elencati all’art. 16-bis del TUIR e hanno chiesto la Detrazione 50% sull’Irpef. A titolo di esempio, rientrano all’interno del benefit i mobili quali i letti, gli armadi, le scrivanie, i divani, e i grandi elettrodomestici come le cucine, pur non inferiori a classe energetica A+. Il beneficio del 50% di tali spese, con un limite di 10.000 euro, è riferito alla sola unità immobile comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Ne consegue che al contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, il diritto al beneficio dovrà essere moltiplicato per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Tornando all’oggetto del nostro odierno approfondimento, segnaliamo che, in linea di massima, il chiarimento compiuto dagli uffici delle Entrate affermava che la loro inclusione all’interno degli interventi ammissibili alla detrazione è limitato al caso in cui l’effettuazione di tale opere (si pensi all’installazione di allarmi) sia inquadrata all’interno di più generali interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, aggiungendo a tale precisazione che nell’ipotesi in cui siano inquadrati all’interno di interventi di manutenzione ordinaria, rilevano esclusivamente se effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale.
La verifica della riconduzione o meno nel regime agevolativo, conclude poi l’Agenzia delle Entrate, non potrà che essere effettuata caso per caso, con riferimento alla singola e concreta fattispecie.
Sempre in merito al tema oggetto di approfondimento odierno, sottolineiamo altresì che per atti illeciti sono da intendersi relativi - principalmente - al furto, all’aggressione e al sequestro di persona. A titolo esemplificativo, vengono considerate come opere finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti le seguenti:
- Installazione o sostituzione di recinzioni
- Apposizione di grate alle finestre (o loro sostituzione)
- Installazione di porte blindate o rinforzate
- Apposizione o sostituzione di lucchetti, spioncini, catenacci, serrature
- Installazione di rilevatori di apertura
- Installazione di rilevatori di effrazione sui serramenti
- Apposizione di saracinesche
- Installazione di tapparelle meccaniche con bloccaggi
- Installazione di vetri antisfondamento
- Installazione di casseforti a muro
- Installazione di fotocamere o cineprese collegate a centri di vigilanza
- Installazione di sensori e rilevatori antifurto con relative centraline.
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