Def in approvazione, ecco le misure del Governo Renzi

Stefania Manservigi

10 Aprile 2015 - 17:03

Il Consiglio dei Ministri alle 20 approverà il Def. Quali sono le misure previste dal Governo Renzi? Ecco una breve panoramica dei punti salienti.

Def in approvazione, ecco le misure del Governo Renzi

Manca poco ormai all’approvazione ufficiale del Def, il documento di Economia e Finanza varato dal Governo.
«Niente tagli alle prestazioni e niente aumenti delle tasse» ha sintetizzato il premier Matteo Renzi, smentendo quindi le notizie che erano trapelate negli ultimi giorni.
Vediamo in sintesi quali saranno, dunque, le misure attuate dal Governo Renzi.

Def, Renzi annuncia la riduzione fiscale
Oltre ad avere escluso l’aumento delle tasse, Renzi ha voluto ricordare la riduzione fiscale già attuata nel 2015 grazie al bonus di 80 euro inserito in busta paga (10 miliardi), gli incentivi alle assunzioni e la sforbiciata all’Irap sul costo del lavoro (8 miliardi).
Inoltre il premier ha aggiunto che, se ci sarà la possibilità, anche nel 2016 verrà attuata la riduzione delle imposte.
Ciò che è certo invece è il taglio alla spesa per 10 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva e delle accise che rischierebbe di stroncare gli sforzi di rilancio dell’economia in quanto comporterebbe un aumento delle tasse di 54 miliardi di euro in tre anni.

Def, previsioni sull’andamento dell’economia
Confermate nel Def le previsioni sull’andamento dell’economia: la crescita del Pil prevista a +0,7% nel 2015 dovrebbe salire all’1,4% l’anno prossimo. Il deficit resterà al 2,6% del Pil nel 2015 per scendere sopra all’1,8% nel 2016.

Def, spending review
Per quanto riguarda la spending review, la stessa dovrebbe concentrarsi sulle società pubbliche partecipate dagli enti locali.
I tagli dovrebbero riguardare gli uffici territoriali, i corpi di polizia, le centrali uniche di acquisto e partecipate locali. Misure, queste, che erano già previste dalla legge di stabilità e dalla delega Pa ma che necessitano di essere implementate.
Previsti, inoltre, controlli più stringenti per quello che riguarda le prestazioni sociali, con le spese affrontate dai Comuni che dovranno essere messe online.
I sindaci, che già si trovano a dover fare i conti conil taglio di 2,2 miliardi di euro previsto per quest’anno, temono di non poter reggere ulteriori tagli. Rassicura Renzi a riguardo, riferendo che al momento non sono previsti.
Buone nuove sembrano giungere anche sul fronte della local tax, che dovrebbe essere inserita nel Programma nazionale di riforma: tale tassa, infatti, non dovrebbe risultare penalizzante per i Comuni.

Def, slittamento
Per sapere quali saranno le misure adottate dal Governo, non resta quindi che attendere il Consiglio dei Ministri convocato per stasera alle ore 20 (in precedenza fissato alle 10 di stamattina).
Lo slittamento annunciato in mattinata dal governo «è dovuto al fatto che le carte, compreso l’allegato infrastrutture, sono arrivate ieri in tarda sera e c’era bisogno di dare un’ulteriore occhiata. Ci prendiamo altre 12 ore per un’ulteriore rilettura e per fare le cose per bene» ha spiegato il neo nominato Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

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