Decreto irpef: si lavora agli emendamenti

Alessandra Manco

15 Maggio 2014 - 11:22

L’esecutivo non accetta modifiche a bonus fiscale e coperture, mentre il resto del provvedimento è al vaglio del parlamento.

Decreto irpef: si lavora agli emendamenti

Dopo il varo del testo del decreto Irpef gli emendamenti potrebbero ridisegnare il provvedimento prevedendo delle significative modifiche. Allo stato attuale, tra le modifiche più allettante, sembra non essere possibile l’estensione del bonus degli 80 euro mensili anche a pensionati ed incapienti. Infatti l’esecutivo è al lavoro per trovare le risorse finanziarie necessarie, e si spera che nel 2015 la dotazione finanziaria sia sufficiente a rendere possibile l’estensione del bonus. Sul punto il viceministro dell’economia Enrico Morando è stato abbastanza chiaro, visto che ha dichiarato che il provvedimento legislativo ha un target ben preciso, e cioè i lavoratori dipendenti. Purtroppo è stata fatta una scelta e su questo non è possibile discutere.

La discussione in Senato è stata posticipata al dopo elezioni europee, e precisamente nei giorni compresi tra il 3 ed il 5 giugno. Pertanto alla Camera avranno non più di 20 giorni per definire il testo del provvedimento, e sul punto le commissioni Bilancio e Finanze hanno già iniziato ad esaminare i primi articoli in modo da approvare parte del testo. In particolare nella serata del 13 maggio è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti, condizione essenziale per capire l’evoluzione del testo normativo. In sostanza l’esecutivo ha previsto due concrete blindature per quanto riguarda il decreto Irpef: l’immutabilità del bonus irpef deciso e le coperture finanziarie già reperite. Del resto sul punto delle coperture vi sono già state delle discussioni tra il premier Matteo Renzi, il presidente del Senato ed esponenti di Forza Italia. Alla fine il presidente del Consiglio ha comunque rassicurato tutti dichiarato esplicitamente che le coperture ci sono e sono già decise.

In merito ad una revisione del taglio Irap invece diversi esponenti politici si sono dichiarati possibilisti ed anche in relazione alle rateazioni dei debiti per chi ha ricevuto cartelle esattoriali le posizioni sembrano convergere su una soluzione favorevole. Un emendamento proposto prevede infatti di riammettere alla rateazione chi è decaduto prima del 22 giugno 2013 qualora venga presentata apposita istanza di riammissione al pagamento entro la data del 31 luglio (la norma proposta è fatta al fine di assicurare equità tra chi oggi decade dopo 8 rate non pagate e tra chi, prima del 22 giugno 2013, era decaduto per sole due rate che non sono state versate).
Altri emendamenti potrebbero riguardare l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (il livello di tassazione è passato dal 20 al 26 %). L’emendamento punta a equiparare la tassazione prevista per le partecipazioni qualificate con le non qualificate.

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