Decreto Covid, il Governo sceglie la prudenza su mascherine e discoteche: cosa (non) cambia

Giorgia Bonamoneta

31 Gennaio 2022 - 19:22

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Nuovo decreto Covid in arrivo mercoledì, ma nel frattempo la strada intrapresa è quella della prudenza. Ecco cosa (non) cambia per mascherine e discoteche. A breve decisione su scuola e green pass.

Decreto Covid, il Governo sceglie la prudenza su mascherine e discoteche: cosa (non) cambia

Riunione lampo del Consiglio dei Ministri per decidere sulle misure anti-Covid in scadenza oggi. Il prossimo Consiglio dei Ministri potrebbe esserci già questo mercoledì e in programma c’è il nuovo decreto Covid. Nel frattempo la via intrapresa è quella della prudenza.

Con il bollettino giornaliero che segna un lieve calo dei posti letto in terapia intensiva (-9), seppure di fronte a un aumento dei ricoveri ordinari (+269), il Governo ha deciso di prolungare per altri 10 giorni le norme previste. Fino al 10 febbraio sarà obbligatorio indossare i dispositivi di protezione per naso e bocca negli spazi all’aperto e al chiuso, con le relativa differenze tra mascherine chirurgiche e quelle di tipo FFP2.

Ennesima proroga anche per le sale da ballo e le discoteche, che resteranno chiuse per altri dieci giorni. Il sindacato delle imprese di intrattenimento è sul piede di guerra. Sì alla prudenza, ma non ha senso se si balla ovunque tranne che in un luogo con controlli all’ingresso. Si sottolinea la necessità di ripresa di un settore chiuso ormai da due anni e che, anche se chiuso, non ha impedito ai contagi di salire durante le festività natalizie.

Il Governo sceglie la prudenza: rinnovo delle misure anti-Covid

Il Consiglio dei Ministri si è aperto con un intervento di Mario Draghi, che ha indirizzato l’operato del Governo sulla stessa strada annunciata dal Presidente della Repubblica. L’impegno verso il Paese passa attraverso la ripresa economica e sociale dei danni causati dalla pandemia. Pandemia che oggi ha fatto segnare un netto calo dei casi di positivi (+57.715) e un lieve, anzi lievissimo calo dei posti letto occupati in terapia intensiva (-9). In aumento invece i ricoveri ordinari (+296) e la conta dei decessi è ancora tristemente alta, con 349 vittime.

A fronte di questi dati, anche se in un quadro europeo molto più distensivo, l’Italia sceglie ancora una volta la via della prudenza. Il Governo ha così optato per un rinnovo delle misure sulle mascherine e la chiusura delle sale da ballo e delle discoteche. Il rinnovo previsto è di 10 giorni. Per questo le norme che sarebbero dovute scadere a partire dal 1° febbraio vengono allungate fino al 10 febbraio.

Fino al 10° febbraio cosa (non) cambia? In breve:

  • si dovrà indossare la mascherina all’aperto e al chiuso, anche in zona bianca;
  • non si potrà accedere alle sale da ballo e alle discoteche, poiché rimarranno chiuse.

In merito alle imprese di intrattenimento è intervenuto il segretario del sindacato di riferimento, Maurizio Pasca. “Dobbiamo uscire fuori dal tunnel”, dice apprendendo dell’ulteriore proroga sulle chiusure delle discoteche. “Come abbiamo visto tutti quanti, i contagi hanno continuato a salire - ha fatto notare - non sono le discoteche che diffondono il virus, anzi”. Secondo Pasca infatti sarebbe meglio far ballare le persone in luoghi controllati, invece che ovunque come sta accadendo ora. La speranza della categoria è, quindi, nessun nuovo rinvio.

Nuovo decreto previsto per mercoledì: cosa dobbiamo aspettarci

Nell’incontro lampo di questo pomeriggio non si è ancora discusso di quarantene a scuola o della durata del green pass, due temi che mercoledì dovranno essere sciolti dal Consiglio dei Ministri e dal nuovo decreto per le misure di sicurezza anti Covid.

Secondo le fonti è infatti in arrivo un nuovo decreto, che dovrebbe accompagnare il ritorno alla normalità in Italia, con lo scioglimento di dubbi e anche la distensione delle restrizioni, sulla scia di altri Paesi europei.

In particolare si tornerà a parlare di scuola, sul quale è rimasto un grande punto interrogativo. Si dovrà infatti sciogliere il nodo sulle quarantene degli studenti positivi asintomatici. L’obiettivo è quello di garantire il proseguimento delle lezioni, senza momenti a distanza, se non strettamente necessari.

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