Un decreto recentemente approvato, consente alle aziende di cedere il proprio credito alle banche, incassando rapidamente le somme dovute dalla PA.
Lenti ma significativi avanzamenti sono da registrare sulla questione dei debiti della Pubblica Amministrazione. Dall’approvazione del DL Irpef, infatti sono iniziati i primi reali cambiamenti e alla fine di Giugno sono stati 26 i miliardi di euro pagati dalla Pubblica Amministrazione alle imprese italiane che detenevano un credito con essa.
Sull’argomento è tornato recentemente anche Daniele Franco, Ragioniere centrale dello Stato che, presentando i recenti cambiamenti in proposito, in un’audizione al Parlamento, ha stimato che entro la fine del 2014 la PA potrebbe arrivare a restituire alle aziende creditrici un somma complessiva di 56 miliardi di euro di debiti arretrati. Secondo i dati presentati da Franco a fine Marzo erano stati restituiti 23,5 mld, a fine Giugno 26 mld e altri 30 mld saranno resi disponibili entro i prossimi mesi. Ancora più ottimistiche sono le previsioni e gli intenti del Governo che, entro la fine di Ottobre 2014, vorrebbe raggiungere la soglia dei 60 mld di euro rimborsati alle imprese.
Un’importante novità in proposito emerge tra le pieghe del DL Irpef, meglio conosciuto come il Decreto Bonus per l’agevolazione di 80 prevista per i cittadini delle fasce di reddito più basse. In base a quanto prevedeva l’art. 37 del DL 66/2014 è stato approntato il Decreto Ministeriale Attuativo del 27 Giugno 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 Luglio, in base al quale il Ministero dell’Economia ha previsto la possibilità, per imprese che devono ottenere rimborsi dalla Pubblica Amministrazione, di cedere il proprio credito alle banche, riscuotendo subito la liquidità tanto agognata.
Per usufruire di questa possibilità l’impresa creditrice deve avere una certificazione del proprio debito su una specifica piattaforma online del Ministero dello Sviluppo Economico e cede il proprio debito ad una banca attraverso l’istituto del “pro soluto”, in base al quale la banca stessa diviene il creditore della Pubblica Amministrazione. In caso di mancato compenso del debito da parte della Pubblica Amministrazione, l’azienda non ha più alcuna responsabilità nei confronti della banca, dal momento che il debito è coperto da una apposita garanzia dello Stato che consente alla Cassa Depositi e Prestiti di intervenire per la copertura.
Di fatto, questa misura prevista dal Decreto attuativo sblocca in tempi molto rapidi il pagamento del credito di cui si dispone nei confronti della PA, sebbene possano essere ceduti alle banche solo i crediti espressamente certificati sulla piattaforma elettronica del MISE entro la data di entrata in vigore del DL 66/2014, ovvero entro il il 24 Aprile 2014.
Oltre alla possibilità di cessione del credito alle banche, tra gli altri strumenti utili alle aziende, per ottenere la restituzione dei debiti dalla Pubblica Amministrazione, vanno ricordati anche le anticipazioni di liquidità a favore degli enti locali, delle Regioni e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, gli spazi finanziari nel patto di stabilità interno e le compensazioni con alcune tipologie di debiti tributari.
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