Dal 2015 arriva il 730 precompilato

Federico Migliorini

20 Giugno 2014 - 14:30

Dal 2015 il Governo, in attuazione della tanto attesa semplificazione fiscale, invierà il 730 precompilato a 35 milioni di italiani con indicati i redditi di lavoro dipendente e di pensione e i principali oneri deducibili e detraibili di cui è a conoscenza.

Dal 2015 arriva il 730 precompilato

A partire dal 2015 circa 35 milioni di Italiani riceveranno direttamente a casa il modello 730 precompilato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, dove saranno riportati i redditi derivanti da lavoro dipendente, certificati dal CUD e le deduzione e detrazioni di cui l’Amministrazione finanziaria è a conoscenza.

Il modello 730 precompilato riguarderà i dipendenti pubblici, i pensionati, ma anche i lavoratori dipendenti del comparto privato. All’Agenzia, entro il 7 marzo di ogni anno, arriveranno telematicamente le certificazioni da datori di lavoro e sostituti d’imposta riguardanti i redditi di lavoro dipendente (e assimilati come i co.co.pro e le borse di studio) e i redditi da pensione. Assieme a questi dati arriveranno anche le informazioni riguardanti deduzioni e detrazioni fiscali, come gli interessi passivi su mutui o le assicurazioni sulla vita e i contributi previdenziali versati nell’anno. Ma la novità principale potrebbe riguardare la tessera sanitaria, dalla quale il Fisco conta di recuperare i dati sulle spese mediche sostenute dai contribuenti.

Il nuovo modello 730 precompilato entrerà in vigore a partire dal 2015 ed è destinato a riscrivere le scadenze fiscali dei contribuenti che oggi presentano il 730. L’Agenzia delle Entrate trasmetterà telematicamente il modello 730 precompilato entro il 15 aprile di ogni anno. Il contribuente potrà consultarlo direttamente oppure attraverso il proprio Caf o Commercialista di fiducia. Per poter arrivare a questa scadenza l’Agenzia riceverà entro il 28 febbraio i dati riguardanti deduzioni e detrazioni direttamente da Banche, assicurazioni enti pensionistici e previdenziali. Mentre, entro il 7 marzo sarà la volta dei sostituti d’imposta chiamati a trasmettere le proprie certificazioni sui redditi corrisposti nell’anno precedente.

A questo punto spetterà al contribuente decidere che cosa fare. Potrà accettare il calcolo del Fisco, oppure modificarlo per inserire ulteriori oneri deducibili o detraibili sconosciuti all’Agenzia. Oppure, ancora il contribuente potrà decidere di fare autonomamente la propria dichiarazione dei redditi, da inviare, con termine unico assieme a quelle precompilate entro il 7 luglio. Il vantaggio di accettare la dichiarazione precompilata sta nel fatto che il contribuente eviterà di imbattersi nei noiosi controlli formali che effettua ogni anno l’Agenzia delle Entrate, riguardanti principalmente gli oneri deducibili e detraibili, i crediti e le ritenute subite.

Quella del 730 precompilato sembra sia la prima strada scelta dal Governo per la semplificazione fiscale. Tuttavia, non sembra che di semplificazione ce ne sia molta, visto che comunque il Fisco non potrà essere a conoscenza di tutti gli oneri deducibili e detraibili sostenuti nell’anno dal contribuente, che in ogni caso è chiamato a confrontarsi con il proprio consulente fiscale di fiducia per decidere quale strada è per lui la migliore: accettare il 730 precompilato rinunciando ad eventuali ulteriori detrazioni ma evitando successivi controlli, oppure presentare una dichiarazione in forma autonoma ma con tutte le noie che possono derivare dai controlli successivi.

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