Da gennaio si pagherà la TARES: un’altra tassa per i cittadini

Vittoria Patanè

17/12/2012

Da gennaio si pagherà la TARES: un’altra tassa per i cittadini

Dal primo gennaio arriva la TARES, il nuovo tributo sui rifiuti e gli altri servizi che nel 2013 sostituirà TIA e TARSU (i due tipi di prelievo attuati fino ad oggi dal Comune di riferimento). Una nuova tassa che graverà sulle casse dei contribuenti e che, rispetto all’IMU, si applicherà a tutti coloro che “occupano o detengono locali o aree scoperte”, quindi non sono ai proprietari di immobili.

Che cos’è la TARES?

La TARES è un nuovo tributo introdotto dal decreto "Salva – Italia" del dicembre 2011 che serve ai Comuni per finanziare il servizio di igiene ambientale, cioè lo smaltimento dei rifiuti e le spese dei “servizi indivisibili”: illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e in generale tutte le attività diverse da quelle che, come asili nido o assistenza domiciliare, sono effettuate "a domanda individuale". C’è da sottolineare che la tassa dovrá coprire per intero i costi del servizio rifiuti, cosa che oggi accade solo nei comuni che utilizzano la TIA e che sono pari al 16% del totale.

Tutti gli immobili sono soggetti alla TARES per l’80% della loro superficie catastale e il costo verrà determinato in base al metodo “normalizzato”applicato sinora per la gestione dei rifiuti: ci sarà una quota fissa calcolata in base alla superficie occupata, corretta con coefficienti diversi per ognuna delle categorie individuate; ed una quota variabile che includerà le utenze domestiche e la superficie corretta con coefficienti di produttività per le utenze non domestiche.

Sintetizzando: una parte della tassa coprirà i costi degli investimenti nelle opere e l’altra verrá commisurata alla quantità dei rifiuti prodotti e alla spesa per la loro gestione. Ci sarà poi una quota di 0,30 euro al metro quadro di superficie occupata, elevabile a 0,40 a discrezione dei vari Comuni.

Chi dovrà pagare

Sono tenuti a pagare il nuovo tributo tutti quei cittadini che occupano, possiedono o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a prescinde dall’uso cui essi siano adibiti, e che producono rifiuti urbani. Non è quindi una tassa sulla proprietà (come L’IMU) e non comprende solo le aree scoperte accessorie e le aree comuni condominiali non utilizzate in via esclusiva.

Come effettuare il pagamento

Il pagamento dovrà essere effettuato al proprio Comune di riferimento, utilizzando il modello F24. Le amministrazioni locali potranno in alcuni casi (stabiliti per legge) prevedere riduzioni fino al 30% del prelievo ordinario.

Quando si pagherà

Quella di gennaio sarà solo la prima di quattro rate (le altre ad aprile, luglio e ottobre). Le prime tre rate si baseranno sulle superfici dichiarate per TARSU o TIA fino al 2012, cui si aggiungeranno i 30 centesimi al metro quadro per i servizi indivisibili, mentre la quarta potrà crescere in base alle scelte dei Comuni. In tutto i contribuenti pagheranno un miliardo di euro l’anno.

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