Da tempo, ormai, si discute del "Fiscal Cliff", la stretta fiscale che potenzialmente potrebbe spingere gli Stati Uniti in completa recessione a partire dal 2013. Si prevedono periodi di profonda crisi per l’economia USA, ma il fiscal cliff rappresenta davvero una minaccia? Secondo alcuni, il fiscal cliff potrebbe essere addirittura un bene per la ripresa economica.
Le ultime analisi del Congressional Budget Office (CBO) dimostrano come il fiscal cliff comporterebbe una violenta contrazione economica, evidente soprattutto nel quatro trimestre del 2013. Già a partire dal 2014, però, l’economia USA riprenderebbe a crescere e per il 2018 il tasso di disoccupazione scenderebbe al 5.5%.
Fiscal Cliff: un tuffo dal precipizio può essere utile?
Con fiscal cliff, ovvero "precipizio/dirupo fiscale", si indica quel giro di aumento delle imposte e tagli ai bilanci che comincerà ad avere effetto immediatamente a partire dal 2013 (per saperne di più, l’approfondimento Fiscal Cliff su Forexinfo.it).
Secondo quanto stimato dal CBO, tra gli altri effetti fiscal cliff provocherà una stretta sul prodotto interno lordo dello 0.5% nel 2013. La contrazione economica avrà inevitabilmente effetti sulla disoccupazione che per il quarto trimestre del 2013 potrebbe arrivare al 9.1% (durante il mese di agosto 2012 il tasso di disoccupazione USA era del 8.1% e durante il mese di settembre del 7.8% - ci tengono a sottolineare i "fiscal-cliff-positivi").
Il fiscal cliff si può evitare?
Per evitare il fiscal cliff, bisognerebbe annullare una o più delle "strette" che lo compongono. In questo modo, spiega il CBO, sul breve termine sarebbero evitati l’aumento della disoccupazione e il calo della produzione, ma in generale, l’economia statunitense continuerebbe a rimanere al di sotto delle sue potenzialità ed il tasso di disoccupazione continuerebbe a rimanere elevato.
Altra possibilità è che tutte le politiche in atto vengano lasciate invariate a tempo indeterminato. In questo caso, continua il CBO, il debito federale continuerebbe ad crescere, aumentando contemporaneamente il rischio sistemico di crisi fiscale (ovvero, gli Stati Uniti perderebbero la capacità di vendere titoli di Stato a tassi di interesse ragionevoli). In questo quadro, gli effetti della crisi fiscale sarebbero, in termini di produzione e disoccupazione, drasticamente peggiori di quelli associati al fiscal cliff.
Fiscal cliff: positiva recessione
In questa prospettiva, dunque, il fiscal cliff potrebbe diventare un momento difficile da superare per l’economia USA che alla fine di questa "crisi" ne uscirebbe rinnovata e rinvigorita. E’ tuttavia improbabile che il Congresso decida di non intervenire e lasciare che le tasse aumentino per il 98% della popolazione e per il 97% delle imprese (come ha sottolineato recentemente il Presidente Obama). Senza contare che i mercati finanziari di tutto il mondo attendono l’intervento della politica, confidando profondamente nel fatto che, al contrario dell’Europa, l’America non può fallire.
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