La questione della crisi in Spagna è quanto mai fondamentale. Da Londra arrivano dichiarazioni convinte dal ministro de Guindos: un salvataggio non è necessario.
Quando capisci di avere un vero problema con la tua economia? Quando riveli a un pubblico di accademici e studenti di economia di non aver bisogno di alcun piano di salvataggio, e per tutta risposta ottieni un coro di risate.
E’ quanto è accaduto a Luis de Guindos, ministro delle finanze spagnolo, durante il suo intervento di giovedì alla London School of Economics (LSE).
"La Spagna non ha alcun bisogno di un piano di salvataggio" ha affermato convinto il ministro spagnolo. A dispetto di un’audience tutt’altro che convinta, de Guindos ha continuato il suo discorso, dicendosi convinto che le riforme promosse da Madrid, unite agli sforzi dell BCE e del suo piano di acquisto di titoli di stato, saranno sufficienti per garantire la ripresa economica spagnola.
"Ciò che abbiamo, è una proposta da parte della Banca Centrale Europea, di un intervento nel mercato secondario, vincolato da certe condizioni" ha poi aggiunto.
Secondo de Guindos, vi è una chiara differenza tra la situazione in cui la Spagna starebbe richiedendo un fondo per il salvataggio completo a Troika e FMI, e una più coerente con la realtà, secondo cui a Madrid stiano accettando la linea della BCE, esplicitata dal piano OMT.
La politica economica spagnola
Il ministro delle finanze spagnolo ha poi presentato la politica economica del proprio paese: "la Spagna supporterà pienamente un progetto di unificazione fiscale dell’euro-zona, un’unione bancaria che sarebbe funzionale". Per poi aggiungere: "è estremamente importante, affinché la Spagna sia in grado di superare la crisi, che vengano dissipati tutti i dubbi che ci sono sul futuro dell’euro".
Dopo la smentita da parte di Rajoy, di alcune voci che volevano la Spagna pronta a richiedere un piano di salvataggio all’UE già da questa settimana, i mercati hanno reagito negativamente, portando i rendimenti sulle obbligazioni spagnole a un valore del 6%.
La protesta sul piano di austerità che si è riversata sulle strade di Madrir, è arrivata anche a Londra. De Guindos è stato più volte interrotto a cause delle proteste della folla. Il ministro ha confermato: "non avevamo scelta. A volte il governo deve prendere delle decisioni che sono impopolari".
La situazione attuale
Nonostante le parole di de Guindos, resta una situazione spagnola che fa riflettere: oggi una persona su quattro è disoccupata e le imprese, grandi e piccole, stanno abbandonando in massa il paese, riducendo le entrate sulle tasse per il governo.
A completare l’allarmante quadro, sembra possa arrivare anche un ulteriore declassamento sul debito pubblico spagnolo da parte di Moody’s.
Questo fine settimana, Rajoy è atteso a Malta da Mario Monti e Francois Hollande. I due premier, sapranno convincere il leader spagnolo a richiedere quanto prima un piano di salvataggio?
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