Ancora la crisi in Australia. I tagli ai tassi di interesse di questa settimana non bastano: le vendite al dettaglio di agosto sono negative rispetto alle previsioni degli esperti.
I risultati sulle vendite al dettaglio sono state inferiori alle aspettative degli esperti. La domanda è calata per i ristoranti e i punti vendita dei beni di uso domestico, a cui si contrappone un aumento deciso della spesa presso i grandi magazzini.
Un aumento dello 0,2%
Le vendite sono aumentate dello 0,2% rispetto al mese precedente, raggiungendo i 22 miliardi di dollari. Il mese precedente le vendite erano calate dello 0,8%, come confermato dal Bureau of Statistics a Sydney.
La spesa è stata incoraggiata da quattro tagli consecutivi sui tassi di interesse, che sono calati in totale dell’1,25% tra novembre e giugno. La decisione era stata presa dal governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, per cercare di sostenere l’economia del paese.
Lo stesso Stevens, questa settimana, ha abbassato gli oneri finanziari di un ulteriore punto percentuale, arrivando a un valore del 3,25%, per rilanciare settori non compresi nel boom di risorse che si prospetta per il prossimo anno.
I cambiamenti nelle abitudini dei consumatori
La spesa nei grandi magazzini è salita del 6,9% e i consumatori hanno speso per un valore dello 0,4% in più presso i negozi di generi alimentari, come mostrato dalla relazione di oggi. Le vendite di articoli per la casa sono calate dell’1,5% e i caffè e ristoranti hanno perso lo 0,9%, stando agli ultimi dati.
Il dollaro locale, che è caduto a 1.7% a partire dalla fine del mese di settembre, è scambiato a 1,0197 dollari alle 11:39 di Sydney rispetto a un valore di 1,0215 dollari percepito prima del rilascio.
La banca centrale ha ridotto i costi finanziari per un totale di 50 punti base alla fine dell’anno scorso e di altri 75 punti base a maggio e giugno per proteggere l’economia dalla crisi del debito in Europa e dal rallentamento della crescita in Cina. E soprattutto, ha tagliato il tasso di riferimento al 3,25% nel corso della riunione politica che si è svolta il 2 ottobre.
Sembra che i tagli del governo abbiano funzionato, ma non quanto ci si aspettava. La ripresa economica australiana, rallentata dai problemi e dalla crisi del resto del mondo, appare lontana.
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