Cozze e ostriche del mare Adriatico: allerta per possibili problemi alla salute

Giorgia Bonamoneta

15/10/2021

23/11/2021 - 15:29

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I mari sono sempre più pericolosi? Alcune tossine sono sempre circolate, ma una in particolare sta emergendo e mettendo a rischio la salute dei consumatori di cozze e ostriche.

Cozze e ostriche del mare Adriatico: allerta per possibili problemi alla salute

I nostri mari sono già molto inquinati, se ne parla in diverse occasioni ormai da tempo, ma se alle microplastiche aggiungiamo anche la possibilità d’incappare in qualche tossina, ilMare Adriatico rischia di diventare una zona di non pesca.

È successo in passato che una zona di mare sia stata interdetta alla pesca. In questo caso sono i molluschi bivalvi come cozze e ostriche a essere nel mirino delle analisi dei laboratori della laguna di Venezia e dintorni.

Nei molluschi, tra i più consumati, è stato trovato un notevole quantitativo di una sostanza tossica: la tetrodossina. L’avvelenamento da questa tossina può causare intossicazione e morte, se consumata in dosi elevate.

Allerta tetrodossina per cozze e ostriche

Ciclicamente il pericolo da tetrodossina torna a presentarsi in tutta Europa e anche nel nostro mare vi finisce una quantità sempre maggiore di anno in anno.

Nel 2008 la prima intossicazione è stata segnalata in Spagna, dopo che un uomo aveva consumato una lumaca di mare proveniente dal Portogallo. In seguito sono state trovate zone di pericolo anche nel Regno Unito, in Grecia, nei Paesi Bassi e infine anche l’Italia.

Quelle che in passato non erano considerate una minaccia, per via della poca concentrazione, oggi sono invece rilevate in quantità che iniziano a far preoccupare i laboratori di analisi e i consumatori.

Quali molluschi e pesci sono coinvolti?

Le tetrodotossine sono presenti in diverse specie ittiche, come pesci palla, polpi dagli anelli blu, crostacei e gasteropodi marini.

Queste sono le specie prelevate e analizzate dalle aziende sanitarie di controllo degli allevamenti. Oltre alle specie già conosciute come portatrici di tetrodotossine, si sono aggiunti anche molluschi bivalvi come cozze e ostriche della zona più settentrionale del Mare Adriatico.

Cosa comporta l’avvelenamento da tetrodotossina?

La tetrodotossina è 100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio (fonte Wikipedia). Per questo appena 25 milligrammi sono sufficienti per uccidere una persona.

L’avvelenamento è quindi molto grave e colpisce diversi organi. La tossina causa paralisi e morte per insufficienza respiratoria nell’animale che lo trasporta e causa paralisi (se non immuni), vomito, diarrea, convulsione e blocco cardiorespiratorio invece nel soggetto che lo consuma.

La carne del pesce palla è estremamente tossica, motivo per il quale la consumazione della sua carne è sconsigliata o resa illegale. Altro modo per avvelenarsi è attraverso i polpi ad anelli blu, in questo caso il veleno viene iniettato dalle mandibole dell’animale.

Sintomi dell’avvelenamento dopo aver mangiato cozze e ostriche

Come per la diagnosi da avvelenamento da pesce palla, che si basa sulla sintomatologia, anche per gli altri cibi proveniente dal mare è previsto lo stesso iter. Come abbiamo detto in precedenza: la carne di pesce palla è quella considerata più tossica, ma anche cozze e ostriche contengono una buona percentuale di tetrodotossine.

Gli effetti dell’avvelenamento da tetrodotossina includono:

  • mancanza di fiato
  • ottundimento
  • tinniti
  • sensazione di «testa leggera»
  • paralisi e battito irregolare.

Se si ingeriscono dosi più elevate di 1-2 milligrammi non si sopravvive, almeno questo è il caso più comune con tali dosi. Una volta che ci si accorge dei sintomi, alcuni sono istantanei, si deve agire velocemente e ricorrere a una lavanda gastrica presso un pronto soccorso.

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