Coworking: condivisione e acceleratore di idee. Ecco come nasce e cos’è il coworking, il nuovo stile lavorativo di collaborazione, autonomia e flessibilità.
Il coworking è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un’attività indipendente.
E’ un nuovo modo di lavorare, un’idea nata a metà degli anni 2000, per dare una risposta alla crisi economica, dal freelance statunitense Brad Neuberg, una sorta di acceleratore e ispirazione di idee, in cui si trovano imprenditori che operano nello stesso settore, come la comunicazione, architettura, pubblicità e nuove tecnologie.
Un fenomeno in espansione anche nel nostro Paese: in Italia gli spazi targati Cowo sono 115 divisi in 64 città, ad esempio in Piemonte se ne contano 11, fra Torino, Cuneo e Vercelli.
Perché conviene il coworking?
Questo nuovo modo di lavorare permette di avere un ufficio a disposizione con tutti i servizi annessi, ma con un impegno economico ridotto, essendo possibile usufruire a prezzi sostenibili di una vasta gamma di servizi, le postazioni di lavoro (con scrivania, pc, stampante), con collegamento wi-fi, fotocopiatrici, scanner e fax.
Collaborazione, autonomia e flessibilità sono le parole d’ordine.
Un fenomeno nuovo che rivoluziona il tradizionale modo di lavorare che crea nuove figure professionali, creando una vera e propria rete di lavoro.
Questa opportunità potrebbe essere sfruttata dai giovani imprenditori, liberi professionisti, e anche studenti desiderosi di condividere idee progettuali finalizzate alla nascita di start-up.
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In molti settori c’è la richiesta di lavorare a casa, il telelavoro, ma a volte non è la soluzione ottimale: il coworking offre un’adeguata soluzione al problema dell’isolamento e di sfuggire alle distrazioni dell’ambiente domestico.
Il coworking aiuta i professionisti a lavorare in team su progetti specifici, è rivolto anche a professionisti rimasti senza lavoro, che possono avere la possibilità di rimettersi in gioco, reinventarsi, in una rete in cui potrebbero entrare anche aziende, e uffici di collocamento.
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