Corea del Nord: terzo test nucleare nonostante il divieto ONU. Stati uniti “una provocazione gravissima”

Vittoria Patanè

12/02/2013

Corea del Nord: terzo test nucleare nonostante il divieto ONU. Stati uniti “una provocazione gravissima”

La Corea del Nord non si lascia spaventare dall’ONU né dalle parole di condanna arrivate da tutto il mondo e, come promesso settimane fa, realizza un terzo test nucleare sotterraneo.

Dopo le minacce a Stati Uniti e Corea del Sud, il governo di Pyongyang conferma la notizia, ribadendo l’intenzione di continuare con la propria politica basata su questo tipo di “misure di autodifesa”.

Il test, si legge nella nota diramata dalla Kcna, “è stato realizzato con successo e in maniera sicura”.
Adesso si attende la reazione dell’ONU, ma soprattutto degli Stati Uniti.

Il test

L’annuncio era nell’aria da qualche ora, da quando un’inusuale attività sismica era stata avvertita nella zona al confine con la Cina, dove si trova la base di Punggye-ri.

L’esplosione ha causato un terremoto di magnitudo 5.1 della scala Richter, rilevato da diverse agenzie e causato da un ordigno da 10 chilotoni di potenza doppia rispetto a quello utilizzato nel test del 2009.

Lassina Zerbo, diretto dell’agenzia che si occupa di monitorare i test nucleari (la CTBTO) ha commentato:

"Possiamo valutarlo al doppio della magnitudo del test del 2009, ma non avremo conferme definitive prima di due o tre giorni”.

La reazione dell’ONU

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di indire una riunione straordinaria per parlare del terzo test nucleare svolto dalla Corea del Nord.

Dure le parole di Ban Ki-moon:

“il test è una chiara e grave violazione delle risoluzioni ONU”.

Quest’ultima aveva già reagito duramente contro le decisioni del regime nordcoreano, inasprendo ulteriormente le sanzioni nei suoi confronti, dopo l’ultimo test del 12 dicembre.

Si attende quindi una nuova reazione da parte del Consiglio di Sicurezza, che stavolta, potrebbe essere molto più dura della precedente. Ricordiamo anche che gli Stati Uniti avevano proposto, nel corso dell’ultima riunione, l’adozione di nuove misure restrittive, che allo stato attuale dei fatti, potrebbero realmente arrivare.

La condanna della Cina

La Cina in passato era una dei principali alleati, nonché partner commerciali della Corea del Nord. Adesso la situazione sembra essersi capovolta e il ministro degli esteri di Pechino ha convocato l’ambasciatore coreano per esprimergli tutto il suo disappunto e la totale “condanna” del governo cinese sui fatti in questione.

È la prima volta che la Cina usa toni tanto pesanti nei confronti del “forse ormai ex” alleato.

Stati Uniti in allerta

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha definito il test effettuato dalla Corea del Nord come “altamente provocatorio” e lesivo nei confronti della “stabilità regionale.

Parole di biasimo anche da parte della NATO che ha espresso una “forte condanna” nei confronti del test, considerato:

“un atto irresponsabile e una grave minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità internazionale."


Ma la Corea non si lascia spaventare e avverte: se gli USA continueranno a essere ostili, “faremo passi ancora più forti”.

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