Contratto di solidarietà: ecco come funziona. Domande raddoppiate nel 2013, fondi insufficienti

Marta Panicucci

10 Maggio 2013 - 10:52

Contratto di solidarietà: ecco come funziona. Domande raddoppiate nel 2013, fondi insufficienti

Il contratto di solidarietà prevede la diminuzione dell’orario lavorativo del dipendente allo scopo di mantenere l’occupazione del lavoratore anche in caso di crisi dell’azienda. Inoltre dovrebbe agevolare nuove assunzioni grazie alla riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione. In realtà il contratto di solidarietà, introdotto dal governo nel 1984, ha avuto in questa seconda tipologia scarsissima applicazione.

Il contratto di solidarietà prevede un accordo tra l’azienda datrice di lavoro e le rappresentanze sindacali dei lavoratori.

Tipologie contratto di solidarietà

La legge del 1984, modificata poi negli anni successivi, prevede due diverse tipologie di contratti di solidarietà:

  • contratti di solidarietà per le aziende rientranti nel campo di applicazione della disciplina in materia di CIGS (art. 1 legge n. 863/84) tra le quali sono comprese anche aziende appaltatrici di servizi di pulizie e mensa, salvo che abbiano occupato più di 15 lavoratori nel semestre precedente la data di presentazione dalla domanda di contratto di solidarietà.
  • contratti di solidarietà per le aziende non rientranti nel regime di CIGS e per le aziende artigiane (art. 5 comma 5 legge n. 236/93).

Durata e stipendio

Per quanto riguarda la tipologia A (aziende rientranti nel regime CIGS) il contratto di solidarietà prevede un’integrazione pari al 60% della retribuzione persa in seguito alla riduzione dell’orario lavorativo. Il contratto di solidarietà della tipologia B invece, prevede un contributo inferiore, pari al 25% della retribuzione persa.

Anche la durata del contratto di solidarietà varia a seconda della tipologia; il primo contratto di solidarietà può essere adottato per 24 mesi prorogabili per altri 24 mesi; mentre la seconda tipologia dopo i primi 24 mesi, non può più essere prorogata.

Nel 2013 domande più che raddoppiate

In attesa di risolvere la priorita’ del finanziamento della Cig in deroga, i contratti di solidarieta’ nei quali lo Stato copre il 50% della retribuzione dei lavoratori sono l’unico strumento per dare respiro alle aziende in crisi. Ma nel primo trimestre di quest’anno le richieste sono raddoppiate rispetto a tutto il 2012 e non ci sono piu’ fondi. Dunque le istanze presentate da aprile in poi, al momento, non possono essere ammesse

Questa la pessima notizia che arriva dal Ministero del lavoro, diffusa per il tramite di Rita Cammuso, dirigente del Ministero del Lavoro per gli ammortizzatori sociali. Nel corso di un suo intervento alla manifestazione nazionale dei consulenti del lavoro Cammuso ha denunciato la mancanza della copertura finanziaria per tutte le richieste di contratti di solidarietà avanzate nel 2013.

Queste infatti sono più che raddoppiate nel 2013 e i fondi necessari non sono sufficienti per la loro copertura totale. Nel 2012 sono stati erogati fondi per la copertura di 790 decreti per contratti di solidarietà che hanno evitato il licenziamento di molti lavoratori con una spesa complessiva di 13 milioni di euro.

Tenendo conto della crisi e della difficoltà sempre maggiori che le imprese italiane stanno affrontando in questo 2013 sono stati stanziati in partenza 35 milioni di euro, prevedendo che le domande per contratti di solidarietà sarebbero state superiori rispetto a quelle del 2012.

In pratica però le domande sono state ancora più numerose del previsto, infatti dal 2012 le domande per contratti di solidarietà sono più che raddoppiate portando all’esaurimento dei fondi necessari già a marzo di quest’anno. Il governo infatti ha stanziato i fondi per rispondere alle necessità delle aziende che hanno stipulato contratti di solidarietà per il mese di gennaio; per quanto riguarda quelle di febbraio si sta procedendo con il finanziamento. Per le domande presentate da marzo in poi, al momento, la copertura finanziaria non esiste, dove si troveranno i fondi?

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