Continua il boom del risparmio gestito

Barbara Lorenzo

30 Maggio 2014 - 14:30

Il risparmio gestito è l’attività di raccolta e di messa a frutto dei soldi delle famiglie da parte di professionisti.

Continua il boom del risparmio gestito

Il risparmio gestito è quella parte del patrimonio mobiliare che un risparmiatore decide di affidare ad un gestore di professione, ad esempio una banca o ad una società di gestione, allo scopo di effettuare investimenti in titoli, fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali. In cambio del loro servizio le società di gestione applicano sugli investimenti una commissione.

QUALI SONO I VANTAGGI DEL RISPARMIO GESTITO?
intermediazione, i piccoli risparmiatori possono investire sui mercati azionari senza avere conoscenze tecnico-finanziarie
piccoli investimenti, il risparmio gestito consente ai risparmiatori di investire anche piccoli importi
rendimento maggiore
crescita economica, il risparmio gestito consente di reinvestire nel sistema economico una parte della liquidità.

QUALI SONO GLI SVANTAGGI?
rischio, legato alle scelte di investimento e all’incertezza sull’andamento futuro dei mercati e delle economie.
E’ quindi possibile ottenere rendimenti inferiori e anche perdite sul capitale investito.

Continua la crescita delle Borse e ciò incoraggia la rimonta del risparmio gestito, da cui le famiglie erano scappate in massa nei momenti peggiori della crisi.
Il risparmio gestito è l’attività di raccolta e di messa a frutto dei soldi delle famiglie da parte di professionisti.
Nel mese di aprile la raccolta è aumentata di 7 mld di euro. Il ritrovato interesse dei sottoscrittori per i fondi comuni porta nuovi flussi nelle casse dei prodotti flessibili (+3mld), obbligazionari (+1,7 mld) e azionari (+ 281 mln). I prodotti di diritto italiano guidano la raccolta con sottoscrizioni pari a 2,6 mld di euro.

NORMATIVA CHE REGOLA IL RISPARMIO GESTITO
Dal punto di vista normativo, l’intero universo del risparmio è oggi disciplinato dal TUIF (Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria, decreto legislativo n. 58 del 24/2/1998) e dai relativi regolamenti attuativi emanati dalla Consob e dalla Banca d’Italia.
Successivamente, a partire dalla legge 77/83 relativa ai fondi comuni, una serie di provvedimenti ad hoc hanno accompagnato l’introduzione dei nuovi strumenti finanziari, dando luogo ad una disorganicità a cui il Testo Unico ha cercato di porre rimedio.

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