Commissione Ue riduce le stime, Italia stabile in coda

Luca Fiore

10 Luglio 2019 - 13:33

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La Commissione Ue ha pubblicato le “Previsioni economiche di estate”, confermando il nostro Paese all’ultimo posto in termini di crescita.

Commissione Ue riduce le stime, Italia stabile in coda

L’economia rallenta e i rischi al ribasso sono aumentati. Un quadro particolarmente sfidante quello tracciato dalla Commissione Europea che, nelle sue “Previsioni economiche di estate”, ha annunciato di aver ridotto la view sul 2020.

Per quanto riguarda il nostro Paese, le stime di crescita pubblicate in primavera sono state confermate anche se ci sono “rischi pronunciati”.

Commissione Ue: stime 2019 confermate, limato dato 2020

Ne risulta che le previsioni di crescita del PIL per la Zona Euro nel 2019 restano invariate all’1,2% mentre quelle per il 2020 sono state leggermente riviste al ribasso, dall’1,5 all’1,4 per cento, a seguito del ritmo più moderato della crescita previsto per il resto di quest’anno. Per quanto riguarda l’intera Ue, le previsioni sul PIL restano invariate all’1,4% nel 2019 e all’1,6% nel 2020.

“Le prospettive a breve termine per l’economia europea –riporta lo studio- sono tuttavia oscurate da fattori esterni, tra cui le tensioni commerciali a livello mondiale e significative incertezze a livello di politiche, che hanno continuato a pesare sulla fiducia nel settore manifatturiero, il più esposto al commercio internazionale, e che si prevede incideranno negativamente sulle prospettive di crescita per il resto dell’anno”.

Moscovici: mercato lavoro sostiene domanda

"Le previsioni continuano a indicare una crescita di tutte le economie dell’UE nell’anno in corso e nel prossimo, anche se alla robusta crescita dell’Europa centrale e orientale fa da contraltare il rallentamento in Germania e in Italia”, ha detto Valdis Dombrovskis, Vicepresidente per l’Euro e il dialogo sociale e responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali.

“Tutti i paesi dell’UE sono previsti in crescita sia nel 2019 che nel 2020 grazie a un forte mercato del lavoro che sostiene la domanda”, è stato invece il commento del Commissario per gli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici.

Italia: confermati dati 2019-20, siamo ultimi

Il nostro Paese, ha ribadito l’istituto con sede a Bruxelles, crescerà dello 0,1% nel 2019 e dello 0,7% nel 2020. Tre sono i fattori che, in particolare, freneranno la nostra economia: la debolezza della domanda internazionale, un mercato del lavoro scarsamente dinamico e l’incremento del tasso di risparmio.

A favore del Belpaese potrebbe giocare il calo delle tensioni sul debito, destinato a favorire il finanziamento bancario.

Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi, la Commissione stima nel 2019-2020 prima un +0,8 e poi un rialzo di un punto percentuale. “I rischi sullo scenario di crescita restano significativi specie sul 2020, anno particolarmente impegnativo per i conti pubblici”, si legge nel capitolo dedicato al nostro Paese.

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