È possibile sapere se ci sono delle indagini a nostro carico? Se si, come? In generale le indagini investigative sono riservate, ma in alcuni casi è possibile venirne a conoscenza. Vediamo quando.
Come sapere se sono indagato: anche se le indagini preliminari sono riservate, esistono due modi per sapere quando e per quali reati è avvenuta l’iscrizione nel registro degli indagati.
Procediamo con ordine. Secondo la legge, chi è indagato ne riceve notizia solo a conclusione delle indagini mediante apposito avviso che lo invita a rivolgersi ad un avvocato e ad organizzare un piano di difesa. L’indagato dunque, nella maggior parte dei casi, non è a conoscenza delle investigazione contro di lui.
Il motivo è molto semplice: la segretezza serve ad evitare che l’indagato possa inquinare le prove, eliminare le tracce del reato commesso oppure scappare.
Ora che abbiamo chiarito perché le indagini sono riservate, vediamo in quali casi è possibile venirne a conoscenza e in che modo.
Come faccio a sapere se sono indagato?
La Procura non ha nessun obbligo di avvisare l’indagato delle indagini preliminari a suo carico; anzi è nell’interesse delle indagini che queste restino riservate.
Tuttavia in particolari circostanze, la legge obbliga il pubblico ministero ad avvisare l’indagato. Si tratta dell’ipotesi in cui è necessario compiere delle indagini per le quali la legge impone la presenza dell’avvocato dell’indagato, in modo da consentirgli il diritto di difesa.
La norma è contenuta nell’articolo 396, comma 1, del Codice di procedura penale:
“Solo quando deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere, il pubblico ministero invia per posta, in piego chiuso raccomandato con ricevuta di ritorno, alla persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa, una informazione di garanzia con indicazione delle norme di legge che si presumono violate, della data e del luogo del fatto e con invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia”.
In questo caso la Procura deve notificare all’indagato un atto denominato “avviso di garanzia” che contiene l’invito a nominare un difensore e la tipologia di indagine che si deve eseguire, per esempio l’interrogatorio.
In tutti gli altri casi, il cittadino avrà modo di sapere se è indagato solo al termine delle stesse, quando la Procura provvede ad inviare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e del reato che gli è contestato.
Come sapere se si è indagati: l’istanza in Procura
Nei casi in cui non è stato inviato l’avviso di garanzia non vi è alcun modo di sapere se il proprio nome è stato iscritto nel registro degli indagati, a meno che non ci si rechi in Procura.
Va da sé che chi decide di avanzare la richiesta ha dei dubbi fondati che contro di lui sia stata sporta una denuncia, per esempio è stato recentemente coinvolto in una rissa. Per farlo occorre depositare una apposita istanza di richiesta in Procura, personalmente o delegando un avvocato di fiducia.
Ho saputo di essere indagato: che fare?
Anche se hai scoperto di essere indagato, o perché hai ricevuto l’avviso di garanzia o perché ne hai fatto esplicita richiesta, non è possibile visionare i fascicoli delle indagini. Questi, infatti, sono coperti da segreto fino alla conclusione delle investigazioni.
Quindi se si è indagati per un reato la prima cosa da fare è senza dubbio rivolgersi ad un avvocato e preparare la difesa. Non solo, il difensore incaricato potrà a sua volta svolgere delle contro-indagini, per esempio raccogliendo testimonianze e procurandosi documenti e fascicoli utili. In questo modo, se il processo avrà sede, avrai modo di dimostrare la tua innocenza o comunque di far valere la tua versione dei fatti.
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