In che modo la Corea del Sud sta investendo sulle batterie elettriche?

Gabriele Stentella

20/10/2021

20/10/2021 - 16:38

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La Corea del Sud riveste un ruolo primario nella sperimentazione di nuove tecnologie per le batterie elettriche. Quali traguardi si sono raggiunti finora?

In che modo la Corea del Sud sta investendo sulle batterie elettriche?

La Corea del Sud rappresenta il candidato più promettente per la posizione di leader del mercato delle batterie. Negli ultimi anni sono stati fatti moltissimi passi avanti sul fronte degli investimenti in ricerca, specialmente da parte di alcune delle più grandi società tecnologiche di questo Paese.

L’industria della mobilità sostenibile rappresenta una grande scommessa sotto molti aspetti. In primo luogo si cerca di espandere sempre più il settore nell’ottica della transizione energetica e dell’abbattimento delle emissioni nocive. In secondo luogo moltissimi attori economici stanno sperimentando soluzioni in grado di rendere più competitivi i propri marchi sul mercato internazionale grazie alla ricerca condotta per migliorare le batterie elettriche.

Esaminiamo a che punto si trova la ricerca in Corea del Sud e quali sono i punti cardine per l’implementazione della tecnologia che c’è dietro i motori elettrici.

Mobilità elettrica: chi fa la parte del leone?

Nel continente asiatico il primato delle case automobilistiche cinesi nella produzione di veicoli elettrici è un dato di fatto. Negli ultimi tempi le auto elettriche del Dragone sono approdate anche in Europa, con un buon successo in termini di vendite.

Marchi quali BYD, Aiways e NIO stanno catturando sempre più l’attenzione dei consumatori all’infuori della Cina, con un conseguente danno nei confronti di altri produttori asiatici quali Hyundai, Honda o Toyota. Il successo delle auto elettriche cinesi trova la sua origine nella grande capacità produttiva dell’industria automobilistica del Dragone, in grado di distaccare i principali competitors in termini di produzione su larga scala.

Nonostante tutto, la Cina è ancora dietro la Corea del Sud in termini di studio e ricerca sulle batterie elettriche. Seul infatti compensa la minor fetta di mercato detenuta dalle proprie società automobilistiche con il ruolo primario nella sperimentazione di nuove tecnologie per la produzione dei dispositivi elettrici in grado di risolvere alcuni dei punti più critici legati ai veicoli ad alimentazione elettrica, quali ad esempio gli elevati costi di produzione o la limitata autonomia energetica rispetto ai veicoli che sfruttano carburanti tradizionali.

Come si sta muovendo la sperimentazione in Corea del Sud?

In Corea del Sud la ricerca si concentra principalmente su due fronti:

  • riduzione dei costi di produzione delle batterie al litio;
  • aumento della densità elettrica presente in ogni batteria.

Per quanto riguarda i costi di produzione delle batterie elettriche, negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti per contenerne l’aumento. Se da un lato le batterie a ioni di litio impiegate nei veicoli di nuova generazione risultano essere meno costose rispetto a un decennio fa, dal confronto con i veicoli tradizionali emergono ancora diversi squilibri che minano la competitività delle auto elettriche agli occhi dei consumatori. Basti pensare che circa il 50% del costo di un’auto elettrica è rappresentato solo dal costo per produrre la batteria che la alimenta.

Per quanto riguarda invece la densità energetica, essa si traduce in una maggiore autonomia dei veicoli ad alimentazione elettrica. Infatti al momento uno dei grandi punti di debolezza delle auto elettriche è rappresentato dalla difficoltà nel percorrere grandi distanze in assenza di colonnine di ricarica nei punti del percorso.

Le possibili soluzioni per creare batterie più efficienti

Il contenimento dei costi di produzione e l’aumento della densità elettrica sono due problemi che hanno una soluzione comune: l’individuazione di nuovi materiali per il catodo e l’anodo. Si tratta di due delle tre componenti principali della batteria elettriche. L’anodo è il componente che durante una reazione chimica libera un flusso di elettroni (l’elemento chimico che lo compone si ossida); mentre il catodo è il componente che nel corso della medesima reazione riceve il flusso (l’elemento chimico che lo compone si riduce).

Il catodo rappresenta il 40% del costo complessivo che bisogna sostenere per realizzare la batteria. Nel corso degli anni si è osservato che al fine di migliorare la densità energetica è preferibile optare per un catodo composto da nichel, manganese e cobalto (NMC). Tuttavia, recentemente è stato presentato un nuovo candidato per la produzione di catodi: il silicio. Questo semimetallo è abbondante nella crosta terrestre, oltretutto si è osservato che riesce a catturare un maggior flusso di ioni di litio.

Anche per l’anodo si stanno cercando di individuare nuovi materiali di produzione. In Corea del Sud la ricerca sta virando in questa direzione, considerando anche che l’individuazione di nuovi materiali per questo componente può determinare un miglioramento dei tempi di ricarica.

Quali grandi aziende coreane finanziano la ricerca sulle batterie elettriche

Dietro l’afflusso di capitali che sta alimentando la ricerca sulle batterie elettriche ci sono tre grandi nomi: LG Energy Solution, Samsung SDI e SK Innovation. Queste tre grandi società hanno dichiarato di voler investire almeno 30 miliardi di euro nella ricerca per questo settore. Si deve tenere a mente che stando ad analisi di Bloomberg queste tre società deterrebbero il 33% del mercato mondiale delle batterie per autoveicoli.

Andando più nello specifico, LG Energy Solution destinerà 11 miliardi di euro alla ricerca entro il 2030, a fronte di un portafoglio ordini che al momento supera i 130 miliardi di euro. SK Innovation ha invece fatto sapere in una nota che è suo interesse portare la capacità produttiva a quota 500 GWh annui entro i prossimi nove anni. Samsung SDI al momento non ha ancora reso pubblico il budget destinato a questo investimento. I vertici aziendali hanno riferito che nei prossimi anni si prevede una forte espansione nel mercato delle batterie elettriche.

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