Class action contro Volkswagen: risarcimento record per il Dieselgate?

Violetta Silvestri

30 Settembre 2019 - 17:27

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In Germania è stata avviata la class action contro Volkswagen. I proprietari delle vetture manomesse chiedono un rimborso. Ci sarà un risarcimento record per il Dieselgate? Analizziamo i dettagli dell’azione collettiva tedesca.

Class action contro Volkswagen: risarcimento record per il Dieselgate?

Torna l’incubo del Dieselgate per la Volkswagen. Oggi, infatti, prende il via la più grande class action della storia della Germania. La mega azione collettiva vede coinvolti 440.000 tedeschi proprietari delle automobili entrate nel mirino dello scandalo sulle emissioni del diesel nel 2015.

Il processo si svolgerà presso il tribunale di Braunschweig e i clienti saranno rappresentati dall’associazione VZBV, federazione tedesca molto potente nella difesa dei consumatori.

L’accusa è di aver provocato deliberatamente un danno agli acquirenti dei modelli auto Volkswagen con motori diesel di tipo EA 189, considerati inquinanti a livelli superiori di quelli consentiti ad insaputa dei clienti al momento dell’acquisto. I software di controllo, infatti, erano stati manomessi.

L’azione collettiva risarcitoria contro la casa automobilistica Volkswagen potrebbe stabilire il più grande risarcimento di sempre per la vicenda Dieselgate. Il marchio auto, ad oggi, ha già sborsato 30 miliardi di dollari per rimborsare i danni. E continua a subire ripercussioni sul mercato azionario per le conseguenze dello scandalo.

Class action contro Volkswagen: c’è stato danno contro la moralità?

La Volkswagen è chiamata a rispondere dell’accusa di danno intenzionale contro la moralità. La class action tedesca per il caso Dieselgate, infatti, si appella alla legge federale che impone, a chi ha voluto deliberatamente causare un danno a qualcuno, l’obbligo di risarcimento. La riparazione è necessaria perché, nella intenzionalità del danno, c’è immoralità e quindi colpa.

Nello specifico, i consumatori che si sono appellati all’azione risarcitoria collettiva si considerano vittime del Dieselgate, ingannate dalla casa automobilistica al momento della scelta della vettura. I dati forniti ai clienti sulle emissioni di CO2, infatti, non erano veritieri a causa dell’introduzione del software di manomissione sulla centralina del motore.

Oggi i consumatori lamentano l’inganno e la perdita di valore dell’automobile nel mercato dell’usato.

Come funzionerà la class action tedesca contro la Volkswagen

La causa risarcitoria collettiva che si è appena aperta in Germania è la prima nel suo genere. Per questo, è difficile fare previsioni. Per ora è noto che il processo è rivolto direttamente contro la casa automobilistica e non riguarda i concessionari.

Il giudice è chiamato a stabilire se Volkswagen è colpevole di aver agito per danneggiare i consumatori. Una volta sentenziata la colpa, però, la class action non si risolverà nell’assegnazione diretta degli indennizzi. Saranno i singoli consumatori che, facendo leva sulla sentenza a loro favore, dovranno richiedere il rimborso direttamente alla casa automobilistica con cause civili singole.

Rimborso storico per Volkswagen?

La class action tedesca potrebbe dare il via ad un’azione di rimborso dalla portata storica. Fino a questo momento, infatti, le grandi case automobilistiche coinvolte nel Dieselgate non si sono preoccupate del rimborso ai consumatori, facendo leva sugli alti costi che hanno le singole cause di indennizzo.

L’azione collettiva, però, potrebbe cambiare tutto. Volkswagen dovrà sborsare un risarcimento record per Dieselgate?

L’azienda, intanto, continua a sostenere la sua linea di difesa: le automobili acquistate con i test manomessi erano perfettamente funzionanti e sicure alla guida.

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