Si fa sempre più acuta la crisi di Cipro, che entro questo week-end dovrebbe presentare formalmente il piano "B" di emergenza necessario per evitare il default. Dopo aver respinto al mittente il piano di salvatagggio shock basato sul prelievo forzoso dei depositi bancari sull’isola, il governo di Nicosia vorrebbe procedere con la creazione di un fondo a garanzia di emissione di nuovo debito da sommare agli aiuti internazionali di Ue e Fmi.
Nel frattempo, però, proseguono le tensioni sociali con proteste in piazza e scontri tra manifestanti e polizia. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di abbassare il giudizio sul debito pubblico di Cipro a CCC dal precedente livello CCC+. L’outlook è negativo. Gli esperti di S&P evidenziano il rischio di un default disordinato del settore bancario. Intanto, la seconda banca del paese (Laiki Bank) sarà scorporata: gli asset buoni saranno fusi con Bank of Cyprus, quelli tossici finiranno in una bad bank.
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