Le 5 volte che Biden ha messo in difficoltà la Casa Bianca

Alessandro Cipolla

26/05/2022

26/05/2022 - 13:02

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Joe Biden da quando è scoppiata la guerra in Ucraina più di una volta ha messo in difficoltà la Casa Bianca: tutte le uscite poco felici del presidente degli Stati Uniti raccolte in un video.

Le cinque volte che Joe Biden ha messo in imbarazzo la Casa Bianca raccolte da Money.it in un video. Da quando lo scorso 24 febbraio è scoppiata la guerra in Ucraina, il presidente degli Stati Uniti ha fatto parlare di sé più per le sue parole avventate che per i tentativi di arrivare a un accordo di pace tra Mosca e Kiev.

Da Vladimir Putin definito prima un “assassino” e dopo un “macellaio”, fino al presidente russo che “non può rimanere al potere” e poi alla mancata marcia indietro, anche parziale, per le parole usate.

Per ultima c’è stata l’uscita su Taiwan, con Biden che ha affermato come gli Stati Uniti siano pronti a intervenire militarmente a sostegno di Taipei in caso di una invasione da parte della Cina. Parole queste che hanno indispettito non poco Pechino in un momento di grande tensione internazionale.

Questi cinque momenti raccolti nel video non sarebbero però degli scivoloni o delle gaffe, ma potrebbero rappresentare una precisa strategia comunicativa di Joe Biden anche se spesso la Casa Bianca si è ritrovata spiazzata dalle parole del presidente americano.

I 5 scivoloni di Biden

Guardando il video di queste cinque uscite di Joe Biden, si può in qualche modo rivivere quello che è stato il film di questi tre mesi di guerra in Ucraina. Al momento dell’avvio dell’operazione speciale da parte della Russia, l’Occidente inizialmente è apparso quasi timoroso di fronte all’azione militare messa in atto da Mosca.

Dopo aver superato lo shock iniziale, di fronte alla resistenza di Kiev ecco che Stati Uniti e Europa non si sono più limitati soltanto a condannare l’operazione della Russia. Di fronte alle terribili immagini della tragedia ucraina, il 17 marzo Biden ha definito Putin un “ assassino ” e poi dieci giorni dopo un “ macellaio ”.

Parole dure che hanno fatto sobbalzare diverse cancellerie occidentali: nonostante le vergognose colpe di Vladimir Putin, di certo l’utilizzo di certi termini difficilmente possono aiutare le trattative diplomatiche per un cessate il fuoco.

La polemica maggiore però ha riguardato la frase “per l’amor del cielo, Putin non può rimanere al potere”, pronunciata da Biden durante una conferenza stampa in Polonia in occasione del suo viaggio in Europa.

Anche un popolare come Silvio Berlusconi così si è espresso in merito al comportamento del presidente americano: “Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo gli ha dato del criminale di guerra, gli ha detto che doveva andare via dal governo russo e finire in galera”.

Uscite queste di Biden che hanno profondamente irritato il Cremlino, con il presidente a stelle e strisce che in seguito non ha voluto aggiustare il tironon mi interessa cosa lui (Putin ndr) pensa delle mie parole”.

Come se non bastasse il rischio di una guerra mondiale in Ucraina, Joe Biden in occasione del suo viaggio nell’Est-asiatico ha pensato bene di indispettire anche la Cina dichiarando che gli “ Stati Uniti sono pronti a intervenire in difesa di Taiwan ” in caso di una invasione da parte di Pechino.

La reazione della Cina è stata durissima “gli Usa stanno giocando con il fuoco”, con la conseguenza che è stata un aumento dell’attivismo militare cinese nel Pacifico e nelle vicinanze dello stretto di Taiwan.

Insomma se l’obiettivo di tutti in questo momento sarebbe quello di lavorare per arrivare a un accordo di pace in Ucraina, le parole di Biden sembrerebbero andare in direzione esattamente contraria: ecco perché il sentore è quello di una guerra lunga che da un momento all’altro potrebbe allargarsi anche oltre i confini ucraini.

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