Come previsto dal calendario economico, in Cina questa notte è stato pubblicato l’indice PMI manifatturiero ed il risultato è peggiore rispetto a quanto previsto, indicando che l’economia Cinese non è ripartita, per questa seconda metà dell’anno, come atteso invece dagli analisti.
Traduciamo dal Financial Times:
Industria Cinese: prosegue il down?
Il settore manifatturiero della Cina ha continuato la sua corsa verso il basso durante il mese di luglio, tradendo le aspettative di ripresa previste dagli analisti dopo gli interventi governativi mirati alla ripresa dell’economia cinese.
Il PMI ufficiale del paese -misuratore fondamentale dell’attività industriale di un paese- è sceso a luglio al 50.1 (rispetto al 50.2 di giugno); appena sopra la linea del 50 che separa l’espansione dalla contrazione e riportando un risultato peggiore di quanto atteso dagli analisti.
Il PMI, pubblicato questa notte, indica che le industrie cinesi per la seconda metà dell’anno, sono ripartite con grande lentezza.
Gli analisti, invece, prevedevano una ripresa attestata dal PMI manifatturiero dovuta all’intervento del governo mirato all’incoraggiamento della crescita economica (deludente durante la prima metà dell’anno). Tuttavia, pare che gli interventi sui tassi di interessi e sull’attività del settore bancario non abbiano dato i frutti sperati.
Wen Jiabao, il Premier Cinese, ha chiesto che non vengano sottovalutati i rischi che l’economia della Cina sta affrontando dall’interno, ma anche dall’esterno.
L’economia Cinese è cresciuta del 7.6% durante il secondo trimestre dell’anno; è cresciuta, sì, ma all’andatura più lenta dal 2009 (momento apice dela crisi finanziaria globale).
Il governo cinese ha tentato di arrestare lo slowdown dell’economia alleggerendo le politiche monetarie e aprendo le porte agli investimenti pubblici, puntando soprattutto sulle infrastrutture.
Le reazioni di analisti ed investitori
Gli analisti, infatti, concordano sul fatto che per la seconda metà dell’anno l’economia possa ripartire.
Un altro PMI, sponsorizzato da HSBC, ha registrato a luglio un picco di cinque mesi, attestandosi al 49.5 ed indicando la possibilità di ulteriore crescita.
Gli investitori rimangono scettici al riguardo; lo Shangai Composite Index è sceso al minimo di 40 mesi ed il settore immobiliare rimane assai problematico.
Le posizioni governative
Le azioni governative, infatti, non avranno effetti sul settore delle proprietà private che, effettivamente, ostacola l’acquisto della seconda casa da parte di molte persone.
Il settore immobiliare rappresenta il 15% dell’economia Cinese e c’è grossa preoccupazione riguardo alla possibilità di un’eccessiva impennata dei prezzi.
Permangono, dunque, i dubbi riguardo all’effettiva capacità del governo di continuare a supportare la crescita adottando misure restrittive sul settore immobiliare.
Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Financial Times
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