Chelsea Manning, chi è la fonte di WikiLeaks graziata da Obama?

Luca Secondino

18 Gennaio 2017 - 11:03

Chelsea Manning è in carcere da anni, e Obama ha concesso ieri la commutazione della pena. Chi è Chelsea Manning? La storia dall’intelligence a WikiLeaks fino alla detenzione.

Chelsea Manning, chi è la fonte di WikiLeaks graziata da Obama?

Chelsea Manning ha ricevuto la grazia da Obama? Non proprio: il presidente uscente ha commutato la pena inflitta al soldato che nel 2010 è stata fonte di WikiLeaks.
Chi è Chelsea Manning? La sua storia complessa e travagliata potrebbe non terminare in isolamento in una cella, come è stata per gli ultimi anni, perché Barack Obama, proprio pochi giorni prima di lasciare la Casa Bianca al nuovo Presidente Donald Trump, ha deciso di commutare la pena alla ragazza.

Chelsea Manning, Obama, WikiLeaks e una detenzione ai limiti dei diritti umani, sono gli elementi per una storia che ha trasformato Manning in un’eroina contemporanea, in carcere per aver diffuso a WikiLeaks centinaia di migliaia di file segreti mentre lavorava come analista all’intelligence.

Chelsea Manning, 29 anni, è stata condannata nel 2013 a 35 anni di prigione per 20 dei 22 capi d’accusa che le erano stati imputati, scampando così la pena di morte. La sua storia ha mobilitato gli attivisti di tutto il mondo, Julian Assange in primis, il fondatore di WikiLeaks. Ora la sorpresa del presidente uscente: a tre giorni dalla fine del suo mandato, Barack Obama ha deciso di commutare la pena a Chelsea Manning: dopo aver scontato 7 anni in carcere e in isolamento, Obama ha deciso che Chelsea Manning potrà uscire di prigione il 17 maggio 2017.

Chelsea Manning, chi è? Con la parziale grazia di Barack Obama si apre un nuovo scenario: il presidente uscente ha sicuramente preso questa decisione per evitare ulteriori tensioni che sarebbero aumentate con la presidenza Trump, inflessibile sulle tematiche di spionaggio e anche più volte denigratorio nei confronti dei militari che affrontano un cambio di sesso come Chelsea Manning. Inoltre. con la sua mossa, Obama fa in modo che gli Stati Uniti mollino il pesce piccolo per arrivare al pesce grosso, Julian Assange, fondatore di WikiLeaks dal 2012 in asilo politico presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, ma ricercato dal Governo degli Stati Uniti e da quello Svedese.

Pochi giorni fa Julian Assange aveva ribadito la sua disponibilità a consegnarsi alle autorità statunitensi in caso di grazia a Chelsea Manning, una promessa che ora è sotto gli occhi di tutti.

Vediamo quindi chi è Chelsea Manning e perché è stata condannata a 35 anni di reclusione. La storia dell’ex soldato americano dal lavoro nei territori di guerra fino al caso Cablegate di WikiLeaks e quindi alla reclusione.

Chelsea Manning, chi è?

Chelsea Manning ha ricevuto ieri la grazia dal presidente uscente Obama, che le ha commutato la pena per cui uscirà di carcere il 17 maggio 2017.

La storia di Chelsea Manning inizia quando a 17 anni si arruola nell’esercito degli Stati Uniti. Allora si chiamava ancora Bradley, ed era un ragazzo molto introverso, ma decisamente bravo con l’informatica. A ottobre 2009 viene mandato in servizio in Iraq, dove lavora come analista di intelligence.

Da quel momento la sua vita cambia: conosce la vita dei soldati e vede ciò che accade nei territori di guerra, sia ciò che viene raccontato, che ciò che non viene raccontato e così passa a WikiLeaks materiale riservato che confluirà in quello che è stato chiamato Cablegate tra cui spicca il video Collateral Murder, dove si vede nitidamente che in due elicotteri Apache americani i soldati attaccano 12 civili disarmati uccidendoli, tra cui due reporter di Reuters. Il video e i cablogrammi dalle ambasciate Usa di tutto il mondo fanno il giro della rete e dei notiziari, e per gli Stati Uniti è crisi diplomatica.

Chelsea Manning viene incastrata in una chat pochi mesi dopo, nel 2010, dall’hacker Adrian Lamo, a cui confessa di aver passato materiale a WikiLeaks. Lamo denuncia Manning alle autorità militari, e dopo pochi giorni viene arrestata e tenuta in custodia in Kuwait per due mesi, per poi venir trasferita nel carcere militare di Quantico, in Virginia, per 10 mesi in isolamento. Poi Fort Leavenworth, il tutto in condizioni umane ai limiti.

Nel 2012 iniziano i processi e nel 2013 Manning si ritiene colpevole di parte delle imputazioni, per aver passato a WikiLeaks materiale riservato degli Stati Uniti, e il 21 agosto 2013 è stata condannata a 35 anni di prigione. Durante gli anni in prigione, Bradley Manning ha avviato il processo per diventare Chelsea Manning.

Chelsea Manning e la grazia di Obama

Lo scorso 10 novembre, dopo poche settimane dal secondo tentativo di suicidio, Chelsea Manning aveva presentato domanda per la commutazione della pena. Domanda che questa volta è stata accolta dal presidente uscente Obama e che non sappiamo se potrà in qualche modo essere annullata da Donald Trump.

Il nodo della questione è che ora gli Stati Uniti rilasceranno Bradley Manning aspettando di poter interrogare e condannare Julian Assange, attualmente in asilo politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra dal 2012.

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