Cessione del quinto, 5 motivi per cui aumentano le richieste

Stefano Tempera

1 Dicembre 2020 - 12:15

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Boom di richieste per le cessioni del quinto dello stipendio e della pensione. Abbiamo chiesto a Terry Morabito, amministratore di Credipass con delega su prestiti e cessioni, quali sono i motivi che spingono tante persone verso questa tipologia di prestito.

Cessione del quinto, 5 motivi per cui aumentano le richieste

Sempre più persone ricorrono della cessione del quinto dello stipendio o della pensione. La scelta di richiedere questa tipologia di prestito non è solo un sintomo della necessità economica conseguente all’emergenza Covid-19, ma è anche per le condizioni favorevoli e facilità di erogazione tipiche della cessione del quinto.

Abbiamo chiesto a Terry Morabito, amministratore di Credipass con deleghe su prestiti personali e cessione del quinto dello stipendio, quali sono i motivi, più nello specifico, per cui oggi tante persone si rivolgono alle finanziarie e agli operatori del settore per ottenere una cessione del quinto.

Terry Morabito: "La prima chiave di lettura riguarda la terza età. Oggi il 50% delle operazioni di cessione del quinto rientra nella fascia di clientela over 65, ovvero i pensionati, che fungono spesso anche da veri ammortizzatori sociali all’interno dei nuclei familiari. E spesso, quando si tratta di ottenere prestiti, spesso, l’unico prodotto in grado di finanziarli oltre una certa età è proprio la cessione del quinto della pensione, considerando che l’età massima alla scadenza del prestito può arrivare a 90 anni.

Un altro aspetto da considerare è la maggiore regolamentazione e trasparenza del prodotto rispetto al passato, in cui, a causa di alcune prassi poco ortodosse di intermediari e reti distributive, la cessione del quinto dello stipendio o della pensione era visto dal consumatore solo come «ultima spiaggia» per l’accesso al credito".

Negli ultimi anni, infatti, la cessione del quinto gode di maggiore attrattiva rispetto a diversi anni fa. Sono aumentate le garanzie del consumatore e le condizioni generali di questa tipologia di prestito sono migliorate.

Tra i vantaggi della cessione del quinto, esistono oggi delle coperture assicurative a tutela del richiedente e dell’istituto erogante, è possibile attivare l’addebito diretto della rata su conto corrente, la durata del finanziamento può arrivare fino a 120 mesi, permettendo di ottenere un importo più alto, ed infine i tassi applicati sono maggiormente competitivi rispetto ad un prestito personale, almeno per importi superiori a 15.000 euro, come testimonia la rilevazione trimestrale dei tassi soglia di Banca D’Italia.

«La terza motivazione - prosegue Morabito - è di carattere più tecnico ed è associabile al deterioramento del credito e all’innalzamento delle griglie di scoring. In particolare, con la riduzione dei requisiti di accantonamento nella ponderazione del rischio, abbassata di recente dal 75 al 35%, si sono liberati capitali per le banche, migliorando il CET Ratio degli istituti. Questo favorisce il tasso di delinquency, che scende notevolmente, e rende i portafogli più facilmente cartolarizzabili».

Boom di richieste di cessione del quinto nel 2020

Secondo Terry Morabito, «l’attuale periodo di crisi dovuto alla pandemia spinge il consumatore a richiedere credito per far fronte alle difficoltà del nucleo familiare in cui spesso la presenza di partite iva ed attività commerciali all’interno della famiglia non permette di ottenere una cessione del quinto, che viene formalizzata da un altro componente che può accedere a tale forma di finanziamento».

Inoltre, da metà ottobre, con la pubblicazione in G.U. della legge n. 126 del 13 ottobre 2020, che ha modificato l’art 1 comma 48 lett c) della legge della legge 27 dicembre 2013, n. 147, riducendo di fatto i requisiti per molte persone di accedere al Fondo Consap, soprattutto quando c’era l’esigenza di ottenere un mutuo 100%, è aumentata la necessità di abbinare ad una richiesta di mutuo ipotecario una cessione del quinto dello stipendio.

Appare chiaro come l’abbassamento delle soglie massime di LTV portino sempre più spesso i clienti che richiedono un mutuo acquisto ad affiancare una operazione di cessione del quinto decennale.

Il ricorso alla cessione del quinto riporta così le tante famiglie non ammesse al Fondo Consap entro soglie di LTV che consentono tuttavia di abbassare di molto anche gli spread della banca ed il tasso finale del mutuo traducendosi in un importante risparmio sul costo complessivo dell’operazione immobiliare e finanziaria.

Credipass ha investito molto nel settore della cessione del quinto già nel 2019, quando venne acquisita Prestasì, società di mediazione specializzata, posizionando Terry Morabito a capo del comparto con piene deleghe sul prodotto, sul back office e sui processi operativi.

Mentre il mercato cresce a livello nazionale del 10%, Credipass ha superato nel mese di novembre 2020 i 100 milioni di euro di montante lordo liquidato, con un incremento del 180% rispetto allo stesso mese dello 2019, portando l’azienda ad essere market leader tra le società di mediazione creditizia sulle cessioni del quinto, e non solo.

Per quanto riguarda le sole cessioni del quinto, i dati di Credipass relativi al mese di novembre riportano 3.632 pratiche liquidate, con una media montante di 27.640 euro.

«Gli obiettivi raggiunti, per quanto straordinari, rappresentano per Credipass solo un punto di partenza - dichiara Terry Morabito - in quanto sono ancora enormi i margini di crescita e gli obiettivi della holding Hgroup, che si prefigge di raddoppiare gli attuali volumi entro il prossimo triennio.

Per raggiungere questi obiettivi Credipass è attenta alla selezione dei partner e dei prodotti da offrire alla clientela. Recentemente è stato effettuato un investimento tecnologico che ha permesso di implementare il software proprietario che consentirà l’identificazione a distanza delle pratiche di cessione del quinto e prestito personale all’interno della piattaforma.

Arriveremo presto ad una vendita full digital del prodotto cessione del quinto – aggiunge Morabito - ma sempre grazie alla consulenza della nostra rete fisica, composta da quasi mille promotori creditizi presenti su tutto il territorio nazionale, che avranno così la possibilità di ampliare il proprio raggio di azione ed assicurarsi un business redditizio».

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