Comprare casa o vendere senza notaio si può?

Redazione

27/10/2021

25/10/2022 - 12:07

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Serve il notaio per comprare casa, venderla o per una donazione?

Comprare casa o vendere senza notaio si può?

Comprare casa senza notaio è possibile? Tra le varie spese a carico di chi si appresa a vendere o acquistare un immobile spicca quella per il notaio, un importo non indifferente che porta molti a domandarsi se il lavoro di questo professionista - e relativo costo - sia davvero necessario.

Chi ha già comprato casa o lo farà a breve sa che per il passaggio di proprietà, di norma, occorre l’intervento del notaio, che sia frutto di una donazione o di una compravendita vera e propria.

Comprare casa senza notaio

La legge italiana stabilisce che non è possibile acquistare, e quindi vendere, casa senza un notaio che attesti l’effettuazione del passaggio di proprietà immobiliare. Ne deriva che una semplice voltura catastale che cambi il nominativo del proprietario dell’immobile non è sufficiente.

È così necessario procedere con il famoso rogito, o rogito notarile: in sua assenza l’operazione di compravendita non può ritenersi valida, che ci sia stato un compromesso o meno. Anche un semplice contratto - seppur firmato da un notaio - non è equiparabile al rogito.

Perché serve un notaio per comprare casa o venderla

Il notaio è una figura necessaria per chi compra o vende casa per svolgere l’atto notarile utile al passaggio di proprietà dell’immobile.

L’articolo 2643 del Codice civile prevede che si debba rendere pubblici col mezzo della trascrizione, tra gli altri:

1) i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili;
2) i contratti che costituiscono, trasferiscono o modificano il diritto di usufrutto su beni immobili, il diritto di superficie, i diritti del concedente e dell’enfiteuta;
2-bis) i contratti che costituiscono, trasferiscono o modificano i diritti edificatori comunque denominati, previsti da normative statali o regionali, ovvero da strumenti di pianificazione territoriale;
[...]

In sintesi, tutti i contratti che prevedano un cambiamento sul fronte della proprietà di un bene immobile devono essere resi pubblici e trascritti, operazione per cui è necessario o un atto pubblico o una scrittura autenticata privata.

Indipendentemente da che sia una donazione o una propria compravendita, occorre il notaio, pena l’annullamento del trasferimento di proprietà.

La figura del notaio si fa poi garante di tutta un’altra serie di aspetti, tra cui:

  • controllare l’atto di provenienza dell’immobile, verificando che il venditore possa davvero vantare un diritto di proprietà attraverso:
    • una compravendita,
    • una donazione,
    • una successione, una sentenza di riconoscimento dell’usucapione.

Dal notaio, in caso di donazione, si ricorda che è necessaria la presenza di due testimoni.

Alla fine di tutto, oltre a pagare la parcella del notaio - compito dell’acquirente - è prevista anche la spesa legata alle imposte di trasferimento.

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