Crisi Carige: conseguenze e rischi per clienti e correntisti

C. G.

3 Gennaio 2019 - 09:53

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Le conseguenze e i rischi del commissariamento di Carige per i correntisti e in clienti in generale

Crisi Carige: conseguenze e rischi per clienti e correntisti

Sulle conseguenze e sui rischi del commissariamento di Carige si sono già interrogati i clienti e i correntisti dell’istituto di credito.

Nonostante le rassicurazioni interne, infatti, l’idea di una banca posta sotto amministrazione straordinaria è tornata a far tremare alla luce delle difficoltà già incontrate negli ultimi anni dal sistema del credito nostrano.

Eppure, dalla stessa Carige le voci cariche di ottimismo non sono mancate: il commissariamento non avrà conseguenze sui clienti della banca e avverrà in continuità con la precedente gestione evitando per il momento spiacevoli effetti e rischi di rilievo.

In linea di massima, e secondo fonti del Fondo di tutela, una liquidazione coatta di Carige (rischio scongiurato in autunno) imporrebbe la protezione dei depositi sotto i €100 mila. Il tutto per un costo un costo complessivo per il Fitd pari a 9,4 miliardi di euro

Crisi Carige: conseguenze e rischi per correntisti e clienti

Lo scorso 22 dicembre il mancato voto dei Malacalza (soci di maggioranza al 27,5%) ha impedito il raggiungimento di un quorum deliberativo e ha di fatto bloccato l’aumento di capitale di Banca Carige.

L’intervento della BCE non è tardato ad arrivare. In una giornata in cui il titolo è stato sospeso dagli scambi (proprio per evitare drastiche oscillazioni in attesa delle decisioni) l’authority ha posto Carige sotto amministrazione straordinaria nominando tre commissari (Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener) e dando loro 3 mesi di tempo per risollevare le sorti della ligure.

Nonostante i timori generalizzati, e secondo quanto ribadito dalla stessa banca, il commissariamento di Carige non avrà conseguenze né rischi per correntisti, depositanti e clienti in generale. Il solo scopo dell’amministrazione straordinaria sarà quello di accelerare sia la ricapitalizzazione sia l’aggregazione con altro istituto di credito.

Dello stesso avviso Patrizia Monferrino, responsabile di Adusbef (Associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari) secondo cui al momento i rischi di default sono piuttosto lontani.

“Non ci sono segnali di allarme e nessun pericolo per i correntisti. Altrettanto non attuale pare anche il rischio di una sospensione dei pagamenti che l’art. 74 T.U.B. ipotizza come facoltà per i commissari straordinari soltanto in presenza di circostanze eccezionali.”

Maggiore cautela, invece, da Cosimo Maria Ferri, componente Commissione Giustizia Camera dei Deputati, secondo cui la situazione di Carige dovrà essere monitorata con attenzione proprio per evitare spiacevoli conseguenze ed effetti collaterali sui correntisti, sul personale e anche sul risparmio degli italiani.

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