Canone Rai verso l’abolizione. Ecco come il Governo promuove di eliminare l’imposta più odiata dagli italiani
Una notizia che potrebbe portare molti a gridare al "miracolo". Fra qualche anno, i contribuenti italiani potrebbero non dover più pagare il Canone Rai.
L’imposta più odiata dai cittadini potrebbe infatti essere presto abolita, grazie a un disegno di legge del Governo che, se approvato, potrebbe mettere la parola fine a decenni di polemiche.
Il ddl mira infatti a rivoluzionare la Rai, finanziando il servizio pubblico attraverso un aumento della pubblicità. Lo stesso modo in cui trovano risorse le Tv private.
Il testo sarà presto portato all’esame della Commissione Trasporti del Senato. Al suo interno due differenti opzioni:
- abolire totalmente e gradualmente il pagamento del Canone Rai grazie alla rimozione del limite massimo imposto agli spazi pubblicitari in maniera tale da permettere l’arrivo di maggiori introiti volti a finanziare la Tv pubblica,
- l’ormai noto mantenimento del Canone Rai, riducendone l’importo e inserendolo nella bolletta dell’energia elettrica. Quest’ultima proposta ha però già ricevuto numerosi No, primo tra tutti, quello dell’Autorità competente.
In base a quanto si legge nel disegno di legge, lettera A, articolo 5, la volontà del Governo sarebbe quella di abolire l’articolo 17 e l’articolo 20 della Legge Gasparri. Il primp riguarda proprio il tetto massimo di pubblicità pari al 4% dell’orario settimanale di programmazione e al 12% orario.
Rimuovere il vincolo consentirebbe di aumentare gli introiti della Rai, finanziando il servizio pubblico privatamente ed evitando di richiedere agli italiani il pagamento del canone Rai.
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