Cani annusano il coronavirus: possibile alternativa ai tamponi?

Leonardo Pasquali

23 Aprile 2020 - 17:46

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Secondo alcuni studi condotti nel Regno Unito i cani possono fiutare il coronavirus. Il migliore amico dell’uomo potrebbe diventare un’alternativa ai classici tamponi?

Cani annusano il coronavirus: possibile alternativa ai tamponi?

I cani possono fiutare il coronavirus. Ne sono convinti alcuni studiosi britannici che hanno spiegato come malattie simili alla COVID-19 modifichino il nostro odore corporeo e che questo potrebbe consentire di addestrare i cani a scovare i casi positivi.

La ricerca sta anche riflettendo sulla possibilità di utilizzo degli stessi come alternativa ai tamponi faringei utilizzati per rilevare il SARS-COV-2. Ciò che fa ben sperare sono gli ottimi risultati ottenuti in passato con malattie diverse, tra cui la malaria.

I cani fiutano il coronavirus? Lo studio

Un progetto studio coordinato della Medical Detection Dogs, della London School of Hygiene e dall’Università di Durham sta esplorando l’ipotesi secondo cui i cani possano fiutare il coronavirus.

Questi animali, oltre a ridurre il rischio di contagio per l’uomo, sarebbero in grado di annusare fino a 750 persona ogni ora e ci si sta chiedendo se possano rappresentare una soluzione, ad esempio, al problema della scarsa reperibilità dei tamponi.

Chiaramente si sta cercando di capire come far riconoscere l’odore dei malati in piena sicurezza ma gli esperti danno già per scontato che il cane possa eseguire il compito alla perfezione. Queste le parole della dottoressa Claire Guest, fondatrice della Medical Detection Dogs, ai microfoni della BBC:

“In teoria siamo sicuri che i cani possano fiutare il coronavirus. Al momento stiamo cercando di capire come ‘prelevare’ l’odore del virus e presentarlo ai cani senza correre rischi”.

Gli esperimenti nelle prossime settimane verranno portati avanti grazie a 3 cocker, un labrador, un barboncino e un golden retriever. Questi verranno addestrati a riconoscere l’odore della COVID-19 attraverso mascherine e tessuti indossati da malati.

Un’alternativa valida ai tamponi

Non è la prima volta che i cani vengono utilizzati per riconoscere la presenza di malattie. In passato la Medical Detection Dogs ha sfruttato con successo il loro fiuto per effettuare screening su cancro e malaria.

Anche per questo sta prendendo piede l’idea di utilizzarli come alternativa ai tamponi per rilevare il coronavirus. Queste le parole del professor James Logan, a capo del dipartimento per il controllo delle malattie alla LSHTM, in merito ai risultati ottenuti:

“I nostri studi precedenti hanno dimostrato come i cani possano rilevare l’odore della malaria con estrema precisione e con standard di diagnosi superiori a quelli dell’OMS”

Si tratterebbe di una soluzione molto funzionale, soprattutto in caso di scarsa reperibilità dei test oppure da sfruttare all’interno degli aeroporti. Ovviamente, come spiegato, dalla dottoressa Guest il vantaggio è anche quello di avere un responso immediato, che andrebbe però comprovato da ulteriori esami:

“Un cane per annusare una persona impiega mezzo secondo. Si possono identificare rapidamente coloro che andranno testati e messi in isolamento immediatamente, per evitare ulteriori contagi. Si tratterebbe di un metodo veloce, efficace e non invasivo anche per preservare le scorte di test del Servizio sanitario”.

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