Canale provvisorio digitale terrestre: cosa significa e come risolvere

Giorgia Bonamoneta

25 Gennaio 2022 - 23:50

condividi

Non è un errore la scritta che sta comparendo in questi giorni sul digitale terreste. In realtà segna l’avviso del prossimo cambio di frequenza. Ecco cosa significa e cosa bisogna fare.

Canale provvisorio digitale terrestre: cosa significa e come risolvere

La nuova fase della televisione italiana, il cambio di sintonizzazione e l’utilizzo di decoder nuovi e migliori, sta dando alcuni problemi. È il caso della scritta “canale provvisorio” che compare in questi giorni in alcune aree geografiche. Ma cosa significa e come si può risolvere?

Non c’è un vero modo per risolvere. La presenza della scritta deriva dal processo stesso di cambio di frequenze, che sarà definitivo per tutta Italia sono all’inizio della stagione estiva del 2022. C’è quindi solo da attendere che il processo faccia il suo corso e che, automaticamente il canale provvisorio scompaia in favore di quello definitivo e ad alta risoluzione.

Problema ‘canale provvisorio’ sul digitale terreste: le cause

Il vostro decoder per il digitale terreste non è rotto e neanche la televisione con il decoder incorporato. La comparsa della scritta “canale provvisorio” non è un suggerimento a cambiare dispositivo. Infatti questo è un semplice avvertimento che il passaggio da una frequenza all’altra è in corso.

Si chiama refarming ed è proprio il processo di riposizionamento delle emittenti televisive sulla nuova banda, quella a sub700. Il processo serve per liberare la banda dei 700 MHz, quella che verrà utilizzata per le reti 5G, protagoniste della rivoluzione tecnologica.

Nella pratica i canali che presentano la scritta incriminata sono sottoposti a un cambio di numerazione. Lo scrive lo stesso Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) sul proprio sito:

Il processo di ridistribuzione delle frequenze non ha alcun impatto sulla tecnologia televisore, né sulla sua compatibilità, e comporta esclusivamente un potenziale spostamento dei canali TV su altre frequenze.

Quindi nessun panico, basta attendere la fine del processo per poter tornare a guardare i propri canali e show preferiti.

Digitale terreste: cosa sta cambiando?

Cosa sta accadendo e cos’è questo processo di refarming in corso da alcuni mesi (metà ottobre)? Tutti i canali tv stanno iniziando ad abbandonare l’attuale standard di codifica MPEG-2 per passare all’MPEG-4, ossia quello che a oggi viene usato per i canali HD. Il nuovo standard DVB-T2, infatti, grazie al codec di compressione video HEVC/H.265, permetterà di vedere tutti i canali TV gratuiti fino a 4K Ultra HD.

La nuova codifica MPEG-4 viene lentamente implementata seguendo il calendario annunciato. A seconda della Regione dove si abita, è possibile che il processo di refarming sia già iniziato. Lo spiega bene il Corriere della Sera, che quando viene rilasciato un canale con una codifica superiore e in HD, il canale precedente non scompare ma viene spostato a una numerazione più alta. È possibile trovarsi di fronte a due canali gemelli. In quel caso verrà spento quello che oggi viene dichiarato provvisorio, e che trasmette in MPEG-2.

Digitale terreste nuovo: il calendario del refarming

Il calendario del refarming è visionabile sul sito del Mise, oppure a seguire alla fine di questo articolo. Intanto ricordiamo che l’operazione è già avvenuta in Sardegna, la prima Regione con la nuova frequenza ad alta risoluzione e che in questo momento sta avvenendo il cambio di frequenza in Valle d’Aosta e Piemonte occidentale. Tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio il processo proseguirà coinvolgendo una parte delle province di Vercelli, Biella, Novara, Verbano, Sondrio, parte della provincia di Verona e parte delle province appartenenti alle Alpi e Prealpi lombarde.

Il calendario del refarming:

  • Area1a, dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 (conclusa)
  • Area 2, dal 3 gennaio 2022 al 9 marzo 2022 (in corso)
  • Area 3, dal 9 febbraio 2022 al 14 marzo 2022
  • Area 4, dal 1° marzo 2022 al 15 maggio 2022
  • Area 1b, dal 1° maggio 2022 al 30 giugno 2022

Argomenti

# TV
# 5G

Iscriviti a Money.it