Nuovo crollo del cambio euro-dollaro in arrivo? Vediamo perché il mercato inizia ad anticipare una nuova discesa dell’euro-dollaro.
In vista un nuovo crollo del cambio euro-dollaro?
Con il cambio di prospettive da rialziste a ribassiste nei confronti dell’euro, vediamo per quale motivo sul mercato si inizia ad anticipare un nuovo crollo in arrivo del cambio euro-dollaro.
Il cambio euro-dollaro è salito rapidamente nella sessione di venerdì scorso ma il dollaro USA, dopo essere sceso a causa dei dati sul mercato del lavoro sotto le attese, è tornato a mostrare la sua forza - portando in ribasso il cambio euro-dollaro.
Solo nella sessione di martedì la moneta unica sta riuscendo a guadagnare un po’ di terreno, facendo segnare in questo momento un rialzo dello 0.54% per il cambio euro-dollaro a quota 1.1433.
Il cambio euro-dollaro si è oramai stabilito comodamente sopra area $1.14. I dati poco positivi dei Non Farm payrolls possono anche aver avuto un effetto nel breve termine, ma rimane essenziale guardare a tutti gli elementi che minacciano un nuovo crollo del cambio euro-dollaro.
Cambio euro-dollaro: occhi puntati al rialzo tassi USA
Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha riferito che i posti di lavoro aggiunti all’economia il mese scorso sono stati ben al di sotto delle attese.
I dati sull’occupazione, ricordiamo, possono avere una forte influenza sull’orientamento di politica monetaria della Federal Reserve - banca centrale USA - e, più nel dettaglio, sulle sue decisioni sul prossimo rialzo dei tassi di interesse.
L’attenzione degli investitori sul cambio euro-dollaro era tutta sulla riunione della Fed di giugno, ed ogni speranza per un rialzo dei tassi ora sembra essere volata via.
Cambio euro-dollaro: il paradosso del biglietto verde
Tutto questo sembra essere una cattiva notizia per il dollaro USA, dato che ora le possibilità di un rialzo dei tassi nel breve periodo sono praticamente nulle. L’ultima volta che la Yellen ha dato l’ok all’azione è stato lo scorso dicembre, con un aumento dei tassi di interesse degli Stati Uniti di 0.25 punti percentuali.
Nonostante questa prospettiva, il dollaro è riuscito a mantenersi moderatamente forte sul cambio euro-dollaro.
Il cambio euro-dollaro, infatti, attualmente si trova vicino ai livelli precedenti alla pubblicazione dei dati sul lavoro dello scorso venerdì.
Sembra proprio che i trader ritengano che non importa quanto velocemente vengano creati nuovi posti di lavoro, l’importante è che gli Stati Uniti continuino a crearli.
Sotto questa prospettiva, l’attenzione della Fed e degli investitori passa tutta sulle vendite al dettaglio in programma sul calendario economico venerdì 13 maggio come uno degli elementi su cui basare la decisione su quando rialzare i tassi di interesse.
Cambio euro-dollaro: cosa aspettarsi?
Il rafforzamento della scorsa settimana del dollaro USA ha dato fine al trend ribassista del mese scorso. Il dollaro ha perso circa il 7% del suo valore contro il paniere delle altre valute principali dall’inizio di gennaio.
Come era prevedibile, una debolezza del dollaro USA ha permesso una ripresa del prezzo del petrolio.
Ora, il dollaro più forte potrebbe invertire la tendenza positiva delle materie prime, che diventano più costose per gli acquirenti esteri quando il biglietto verde aumenta di valore.
La Fed, da parte sua, un messaggio molto chiaro l’ha già mandato: la banca centrale statunitense rialzerà i tassi di interesse solo quando la performance dell’economia americana lo permetterà.
Questo significa che nessuno a priori può già escludere un aumento dei tassi durante la riunione del mese prossimo. Per ora i mercati non sembrano sperarci troppo, ma la reazione ai dati sul mercato del lavoro dello scorso venerdì suggeriscono un’inversione.
È importante per i mercati iniziare a prepararsi in anticipo alla possibilità di un prossimo rialzo dei tassi di interesse della Fed.
- Nel caso in cui la Federal Reserve dovesse realmente aumentare i tassi di interesse a giugno, il mercato ad oggi non sarebbe pronto e un crollo sarebbe inevitabile.
- Al contrario, se la Fed non si deciderà a comunicare in modo più chiaro le sue intenzioni circa le tempistiche per i prossimi rialzi dei tassi, il dollaro potrebbe salire troppo contro l’euro (causando un crollo del cambio euro-dollaro).
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