Il cambio Euro-Dollaro dopo aver inizialmente ignorato i dati positivi sull’inflazione USA ha virato a ribasso. Rialzo dei tassi USA sempre più vicino?
L’attenzione degli operatori dei mercati è sempre più proiettata sulla decisione della Federal Reserve in merito ai tassi di interesse USA. L’istituto centrale americano potrebbe decidere di avviare una stretta sull’economia USA visti i buoni dati sulla disoccupazione e l’inflazione core a livelli di target (dati usciti poco fa). Il cambio Euro-Dollaro mostra segni di nervosismo.
USA: inflazione core annuale al 2%, rialzo tassi più vicino?
Il cambio Euro-Dollaro ha virato in negativo,dopo aver ignorato inizialmente i buoni dati USA sull’inflazione. Il cross al momento scambia in territorio positivo a quota 1,0978 tenendosi lontano dai massimi intraday a 1,1059.
Il focus degli operatori è proiettato quindi sulla decisione che la Federal Reserve prenderà domani in merito al livello dei tassi di interesse americani.
L’Euro-Dollaro è in salita da quando la BCE ha annunciato il nuovo programma di stimoli che ha deluso le aspettative del mercato. Il mancato aumento monetario del QE ha spinto la chiusura delle posizioni short sul cambio che, a distanza di giorni, ha portato l’EurUsd ad un allungo al di sopra di quota 1,10.
Il possibile rialzo dei tassi USA da parte della Federal Reserve potrebbe spingere a ribasso il Dollaro americano, almeno nel breve periodo.
Junichi Ishikawa, analyst di Ig, ha dichiarato che:
"Un aumento moderato dei tassi da parte della Federal reserve potrebbe indurre ad un ricollocamento degli investimenti sul mercato dei bond americani. L’elevata avversione al rischio causata dal crollo dei prezzi del greggio e dell’azionario di questi giorni potrebbe indurre gli operatori a vendere il Dollaro USA."
Secondo l’analista il cambio Euro-Dollaro potrebbe salire fino a 1,14 dopo la riunione della Fed.
Cambio Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
L’incrocio delle medie mobili è ancora ribassista. La media mobile a 21 giorni si trova al di sotto di quelle di medio e lungo periodo. Tuttavia, negli ultimi giorni la media di breve sta virando verso l’alto, suggerendo una possibile inversione di tendenza nei prossimi giorni.
L’indicatore RSI si muove al di sopra del valore neutro di 50, così come l’MFI che sta puntando deciso verso la zona di ipercomprato. Il cross ha provato più volte a rompere la resistenza psicologica posta in area 1,1033 (corrispondente alla media mobile a 200 giorni).
I tentativi di rottura sono andati a buon fine ma la presenza di numerosi spike indica che il cambio al momento non ha la forza necessaria per proseguire oltre. Al momento, la configurazione grafica suggerisce un rialzo nel breve periodo che potrebbe arrivare in concomitanza con l’annuncio sulla decisione dei tassi USA da parte della Fed.
Se il cross riuscisse a rompere con decisione la resistenza a 1,1033 si potrebbe assistere ad un allungo a quota 1,1211 (resistenza di colore viola). Viceversa, la rottura a ribasso del supporto in blu comporterebbe una discesa a quota 1,0802 (supporto in giallo).
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